Un mare di problemi da risolvere

Durante la sua visita a Umago, Marija Vučković ha incontrato alcuni pescatori di questa parte della Regione istriana, con cui è stata discussa la questione delle numerose multe emesse dalla Slovenia ai cittadini croati attivi nel settore. «Sarà nostro dovere garantirvi la giusta sicurezza»

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Un mare di problemi da risolvere

Il ministro dell’Agricoltura e della Pesca Marija Vučković, nel corso della sua visita a Umago, ha incontrato nel teatrino della locale Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” una delegazione di pescatori di Salvore e della costa umaghese. Incontro (senza i media) che è stato focalizzato sulla questione delle multe che la Slovenia continua a inviare ai pescatori croati e che oramai nessuno conta più, perché sono migliaia. Alla fine la Vučković ha concesso delle dichiarazioni alla stampa.

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Ogni multa si basa sul “passaggio illegale del confine“ e sulla “pesca in acque territoriali slovene“. Il problema c’è ed è complesso, perché i pescatori croati non superano mai la linea mediana del Golfo di Pirano, semmai le motovedette slovene si spingono a sud, intercettando i pescatori croati. Fino a quando durerà? Non si sa.

Le multe ora sono migliaia e, appena arrivano, vengono consegnate alla Questura di Umago, dopodiché questa le invia al Ministero di Giustizia della Croazia. A Umago è stato deciso comunque di non parlare più di “zona contesa“, ma di “territorio croato“, quando ci si riferisce allo specchio di mare a sud del Golfo. Dunque, essendo l’arbitrato stato contaminato dalla parte slovena, e quindi mai riconosciuto dalla Croazia, ognuno dovrebbe stare nella propria “metà“ del Golfo. Invece no, la Slovenia vuole tutto il Golfo. E questo per la Croazia e i suoi pescatori è improponibile e davvero irritante.

La riunione tenutasi a porte chiuse

«Non siete soli»
La Vučković a proposito ha detto: “I pescatori non sono soli perché possono contare sul supporto legale e l’aiuto della Croazia. Discusso anche il problema dei danni arrecati ai pescatori croati dalle barche slovene che pescano con la rete a strascico, a sud della linea mediana del Golfo“. Danni che devono venire denunciati da ogni pescatore singolarmente per sperare in un rimborso. Gli sloveni avrebbero distrutto ai pescatori di Salvore fino ad oggi non meno di 400 reti da pesca per la sogliola. Perché lo fanno? Perché Lubiana dice loro di pescare a sud della linea mediana, in quelle che Zagabria e i pescatori di Salvore reputano acque croate. I pescatori di Salvore hanno detto che la multa degli sloveni è automatica, appena prendono il mare nel Golfo, ma che si sentono oggi più sicuri perché sono scortati dalle motovedette di Zagabria.

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“Essendo stato compromesso, il processo d’arbitrato non ha nessun valore per noi o nessun fondamento legale”, ha detto la Vučković, che all’incontro con i media era accompagnata dall’aiuto ministro della Giustizia Ivan Crnčec, aggiungendo che “sarà nostro dovere garantire ai pescatori la giusta sicurezza“. Tuttavia, vivere e lavorare con questa psicosi dettata dal confine è diventato per molti pescatori insopportabile.

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