Umago. Una firma che vale 234 milioni

0
Umago. Una firma che vale 234 milioni

UMAGO Nell’ambito del progetto ecologico “Umag: Smart City-Green City 2010-2020“ del costo di oltre 50 milioni di euro, si stanno chiudendo i preliminari finalizzati anche, ma non solo, alla depurazione delle acque reflue.

Umago in realtà ha già un depuratore piuttosto obsoleto e sorpassato, in zona Monte, ma ora vuole (utilizzando i fondi dell’Unione europea) puntare a una depurazione quasi totale delle acque (pari al 95%) da riutilizzare poi per l’irrigazione oppure per la pulizia.
Si tratta di un impianto complesso, come ci ha spiegato Krešimir Vedo, direttore dell’impresa “6. Maj”, la cui realizzazione richiede diversi anni e un’ampia documentazione. Un nuovo importante passo in avanti è stato fatto in questi giorni, perché nell’ambito del programma operativo “Competitività e coesione 2014- 2020” sono stati assegnati alla Città di Umago 234,7 milioni di kune.
La firma ufficiale è stata posta a Zagabria, nella sede dell’impresa statale per la gestione delle risorse idriche “Hrvatske vode” alla presenza del ministro dell’Ambiente Tomislav Ćorić, del direttore generale della “Hrvatske vode” Zoran Đuroković e del presidente del C.d.A. della municipalizzata per la gestione delle acque reflue a Umago “6 Maj” Krešimir Vedo.
L’obiettivo fondamentale è la depurazione delle acque reflue negli agglomerati di Umago e di Salvore, aumentando anche gli allacciamenti dal 79 al 92%.
La realizzazione del nuovo impianto di depurazione necessità, però, anche di diverse attrezzature e interventi come, per esempio, collettori per eliminare i dislivelli, 14 stazioni di pompaggio, e ben 66.551 metri di condutture nuove. L’impianto di depurazione sarà situato nella zona Gazo-Manadel a circa mille metri dalla costa.
Le acque saranno depurate nella misura del 95%, mentre l’impianto sarà abbastanza grande da soddisfare le esigenze di una città di 59mila abitanti.
Oltre a questo, sarà costruito un modulo per il trattamento delle acque in modo da renderle riutilizzabili nella misura di 90mila metri cubi all’anno.
Attualmente, lungo la costa di Umago si trovano due depuratori: uno è quello di Monte, il secondo quello di Salvore, con una tecnologia che risale a 40 anni fa.
L’obiettivo è quello di dare a tutti gli utenti la possibilità di allacciarsi alla canalizzazione, di avere acque ancora più pulite e di spianare la strada allo sviluppo futuro.
L’intero progetto vale 412 milioni di kune, delle quali 234,7 milioni sono mezzi a fondo perduto dell’Unione europea. Il resto dell’importo viene assicurato in parti eque dal Ministero dell’Ambiente, dalla “Hrvatske vode” e dalla “6 Maj”.
Di fondamentale importanza è l’adeguamento dei sistemi di fognatura, raccolta e depurazione degli scarichi nell’ambito di un servizio idrico integrato che garantisca emissioni minime. Il depuratore si baserà sulla separazione e la rimozione di sostanze disciolte, della trasformazione di sostanze biodegradabili, della disinfezione da microrganismi, dello smaltimento dei liquami e dei fanghi e del trattamento dell’aria.
Le acque reflue di regola vengono raccolte dalle singole reti fognarie e convogliate mediante collettori all’impianto di depurazione. In molti casi è indispensabile il sollevamento dei liquami convogliati dal collettore per inviarli alle fasi successive di trattamento.
Come primo trattamento all’interno di un impianto di depurazione, come quello che sarà costruito, troviamo la grigliatura, che serve per la rimozione del materiale grossolano come pezzi di plastica, legno, sassi, carta e tutto ciò che potrebbe altrimenti intasare tubazioni e pompe. Il grigliato viene lavato, pressato e portato in discarica. Il resto è rappresentato da tutta una serie di trattamenti che daranno un’acqua ripulita al 95%.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display