Salvore, impedito l’accesso al mare

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Salvore, impedito l’accesso al mare

SALVORE | Damir Grünbaum, consigliere municipale delle file di Barriera umana, è ritornato nuovamente alla carica: dopo avere sporto denuncia in merito alle recinzioni sul demanio marittimo dell’ex cementificio (oggi concesso all’azienda “Terra Istriana”), ora ha riproposto l’annoso problema dell’usurpazione della costa a Monte Rosso e, in generale, a Salvore.

In passato, per il problema dell’usurpazione del demanio marittimo si erano spesi fiumi di inchiostro, ma senza alcun risultato.
La questione non è di certo nuova, ma non ha mai avuto alcuna risoluzione in positivo, anzi, i disagi sembrano essere aumentati con il passare del tempo.
Per comprendere l’argomento, va evidenziato che a Monte Rosso esiste un vero e proprio abitato di case di villeggiatura di cittadini stranieri, nella stragrande maggioranza sloveni, i quali hanno portato le recinzioni fino al mare, impedendo di fatto l’accesso agli altri turisti.
A Monte Rosso ci sono pochi salvorini, le vie sono strette perché tutti si sono “allargati”, e questo ha interessato anche la parte costiera.
Damir Grümbaum, soffermandosi sul problema, sottolinea che nella zona di Monte Rosso, chilometri di costa sono stati trasformati in spiagge private dai proprietari delle villette che digradano sul mare. La costa è stata trasformata in piccoli attracchi per le loro barche e motoscafi. Chi vuole raggiungere la spiaggia, viene allontanato in malo modo da coloro ai quali la Croazia ha legalizzato le ville sul mare.
Ma il mare è di tutti, non solo loro. I salvorini sono indignati per questa situazione. Le testimonianze di gente allontanata dalla riva sono tante; casi che non possono e non devono essere tollerati in un paese civile.
Dopo le recinzioni di “Terra Istriana”, a causa delle quali almeno tre chilometri di costa sono stati usurpati e negati agli umaghesi, ora colpisce pure la situazione a Monte Rosso.
Almeno 5 chilometri di costa sono stati resi inaccessibili.
Sui moli abusivi o sul bagnasciuga, i proprietari dei villini hanno messo perfino il numero di casa: con tanto di scritta “Questa è proprietà privata”. La stessa scritta la troviamo ovunque, e con quella viene negato l’accesso al mare. Una via è stata perfino chiusa con un cancello.
La legge sulle sanatorie degli abusi edilizi di fatto ha dato una mano ai trasgressori. Sia ben chiaro, comunque, che a Monte Rosso, come in altre zone, le leggi non vengono rispettate. La Città di Umago non può fare nulla perché il problema non rientra nelle sue competenze, e il Ministero del Mare del Traffico e delle Infrastrutture non ha ancora inviato i suoi ispettori per accertarsi del problema. “L’insediamento turistico ‘Skiper’ – lamenta Grünbaum –, ad esempio, non rispetta il contratto in base al quale deve permettere l’accesso alla spiaggia a tutti i cittadini e non solo agli ospiti. Le imbarcazioni, a meno che non siano ospiti dell’albergo, non possono accedere alla costa o ancorarsi. “Benvenuti in Croazia, benvenuti in Istria, benvenuti nell’Unione europea”: con questo slogan il consigliere di Barriera umana si rivolge all’opinione pubblica, annunciando che porterà nuovamente il problema all’attenzione del Consiglio municipale, perché vuole il consenso di tutti i consiglieri per chiedere al Ministero ispezioni specifiche e mirate nelle aree dove il demanio marittimo è stato usurpato in modo così evidente.

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