Parenzo. Agostino Valier e la sua Visitatio apostolica alla Diocesi di Pola

Presentato il volume di Milena Joksimović dedicato al viaggio in Istria del vescovo di Verona

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Parenzo. Agostino Valier e la sua Visitatio apostolica alla Diocesi di Pola
Tra i presenti molti rappresentanti del mondo culturale dell’Istria. Foto: DENIS VISINTIN

Fin dal 1573 papa Gregorio XIII aveva affidato ai visitatori apostolici il compito di accertare l’applicazione delle disposizioni emanate dal Concilio di Trento in merito all’arginamento delle idee protestanti e al comportamento morale del clero, autorizzati a prendere eventuali provvedimenti in materia. Si visitarono le Diocesi, le città, i luoghi fortificati, le cattedrali metropolitane, le parrocchie, le collegiate, le chiese, le cappelle, i benefici ecclesiastici e di giuspatronato laicale, gli ospedali, le confraternite, le associazioni religiose, gli oratori e i monasteri. Ma anche gli arcidiaconi, gli arcipreti e altre autorità religiose, i canonici, i preti beneficiati, i chierici, i religiosi dei monasteri, i vescovi e i Capitoli. Il vescovo di Verona, poi cardinale e candidato papa Agostino Valier, nel 1578 è nominato visitatore apostolico delle diocesi dell’Istria e della Dalmazia, nel 1580 di Venezia e nel 1583 di Padova e Vicenza. Ha visitato le Diocesi di Curzola, Cattaro, Traù, Zara, Nona, Cherso, Ossero, Arbano, Parenzo, Trieste, Cittanova, Capodistria, Pedena, Pola, Spalato, Chioggia, Venezia, il monastero di Santa Maria della Misericordia di Mantova, Padova e Vicenza.

L’Archivio di Stato di Pisino, la Diocesi di Parenzo e Pola, La Regione istriana, il Museo archeologico dell’Istria e la “Josip Turčinović” di Pisino si sono uniti assieme per presentare il libro “Apostolska vizitacija Pulske biskupije biskupa Augustina Valiera 1580. godine – Visita apostolica alla Diocesi di Pola del vescovo Agostino Valier nel 1580”. Ne è autrice la dott.ssa ric. Milena Joksimović. La presentazione è stata ospitata dalla Sala della Dieta istriana.
Gli ospiti sono stati salutati dalla direttrice dell’Archivio di Stato di Pisino, Mirela Kliman, la quale ha rilevato l’importanza della pubblicazione per la storia dell’Istria, in quanto riflette il complessivo stato del territorio dell’epoca. Una pubblicazione importante anche per Darko Komšo, direttore del Museo archeologico dell’Istria, ricca di dati ai fini delle comprensione della realtà istriana. La presentazione giunge a pennello a Parenzo, in un momento in cui a livello locale si sta realizzando un importante impegno di recupero del patrimonio storico e culturale cittadino, come sottolineato dal sindaco di Parenzo, Loris Peršurić. Secondo il presidente della Regione Boris Miletić, la pubblicazione arricchisce il patrimonio storico e culturale regionale e la sua stampa indica l’ottima sinergia instaurata tra i soggetti coinvolti. Višnja Bralić, conservatrice superiore del Ministero della Cultura e dei Media, ha recato i saluti della ministro Nina Obuljen Koržinek, notando, in quanto storica dell’arte, la gran mole di dati relativi alla storia ecclesiastica, i monumenti, la cultura immateriale, che il volume e, in genere, tutte le visitazioni offrono.
L’arcivescovo coadiutore di Zagabria mons. Dražen Kutleša, amministratore apostolico della Diocesi di Parenzo e Pola, che ha seguito il progetto dall’inizio, ha colto l’occasione per accomiatarsi pubblicamente. Nella mattinata odierna infatti il presule consegnerà, con una cerimonia alla Basilica Eufrasiana, la Diocesi al successore mons. Ivan Štironja, presente ieri in sala. L’arcivescovo ha salutato e ringraziato tutti coloro che l’hanno accompagnato nel suo impegno parentino, favorendo l’avvio e la realizzazione di molti progetti. Soffermandosi sul volume, mons. Kutleša ha accentuato la figura di mons. Valier, testimone del suo tempo. Presenti alla presentazione anche la vicepresidente regionale in quota CNI Jessica Acquavita e l’assessore regionale alla Cultura e alla Territorialità Vladimir Torbica, come pure altri rappresentanti del mondo della cultura regionale.
L’autrice Milena Joksimović ha ricostruito il percorso di questo duraturo e impegnativo progetto, che riassume i problemi a cui allora andava incontro la Chiesa cattolica, affrontati con le visite pastorali. Nel caso dell’Istria e della Dalmazia, mons. Valier aveva affrontato il viaggio con un ricco seguito di esperti. Ognuno, nel suo campo, ha esaminato i territori, per cui le sue visite pastorali o, meglio, le relazioni che ne sono seguite, custodite all’Archivio vaticano e alla Curia vescovile di Verona, rappresentano la cartina al tornasole dei territori veneziani della costa adriatica occidentale d’epoca.
Il recensore del volume, il professor Tomislav Galović, ha inquadrato l’opera nell’ambito storiografico nazionale, notando l’importanza delle visitazioni per comprendere lo stato dei fedeli e delle regioni, ritenendo la pubblicazione di valore capitale. Hanno accompagnato la cerimonia, moderata in croato e in italiano, alcuni allievi dell’Accademia musicale di Pola.

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