Pasquetta a San Pellegrino, divertimento in riva al mare

La scampagnata fuori porta della Comunità degli Italiani «Fulvio Tomizza» anche quest’anno ha attirato numerosi visitatori, per una giornata all’insegna dell’amicizia

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Pasquetta a San Pellegrino, divertimento in riva al mare
Numerosi i partecipanti alla tradizionale festa di Pasquetta della CI di Umago. Foto: COMUNITÀ DEGLI ITALIANI UMAGO

Tutti coloro che sono rimasti delusi dalla sorpresa nell’uovo di Pasqua, hanno potuto rifarsi il giorno dopo alla tradizionale festa di Pasquetta, detta anche Festa di San Pellegrin, attesissimo appuntamento annuale organizzato dalla Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago. Se il tempo è clemente (e lo è stato, nonostante la bora) è sempre una giornata piena di allegria, buonumore, ottimo cibo, bevande a fiumi, un po’ di sport e tanta musica.

Ricca offerta gastronomica
Il luogo di ritrovo è incantevole: pineta, prati verdi, rocce, sole e mare, su un promontorio dove si staglia il profilo della chiesetta dedicata a San Pellegrino, Santo patrono di Umago. La manifestazione inizia ufficialmente alle ore 13, anche se l’attività di preparazione del menu comincia già all’alba, con le signore addette ai “bobici” e alle “patate in tecia”, che si ritrovano nella cucina della scuola elementare. Con gli anni, il duo di cuoche Adriana (Novak e Klabot) coadiuvate da un valido team di assistenti (Manuela Bose, Doriana Lisjak, Claudia Kanjer, Marinela Martinčić e Alida Degrassi) hanno portato alla perfezione le ricette, tanto che la minestra e le patate sono finite molto presto, lasciando letteralmente a bocca asciutta molti avventori che si sono però consolati con le offerte marine del grill.
Nella postazione “calda” operavano instancabilmente gli esperti della piastra Moreno, Samanta e Daniele Bose, Valter Spitz e Roberto Favretto, con Dario Korenika, che si è occupato della pulitura del pesce e Bruno Bose, uomo tuttofare.
È sempre bello vedere come intere famiglie si mobilitino e lavorino sodo per rendere speciale questo giorno e oltre ai Bose, c’erano anche i coniugi Ćetojević (Svjetlana e Boro) con il figlio Alex, le tre generazioni di donne Degrassi – Napoletano (nonna Alida, mamma Antonella, zia Francesca e figlia Caterina), due coppie, Dean e Lorena (Paljuh – Manin) e Boris Kečkeš e Serena Telloli, che assieme alle due Lakošeljac (Roberta e Ivana, che però non sono imparentate), hanno coperto i ruoli di servizio, cassa, sicurezza e bar.

La musica porta l’allegria
L’atmosfera di una festa è fortemente determinata dalla musica chiamata ad animarla e quest’anno non si poteva chiedere di meglio, con l’inossidabile Sergio Pavat e la sua Orchestra istriana che, con grande professionalità, hanno ravvivato spiriti e corpi cantando per ore in tre lingue (italiano, croato e inglese) e due dialetti (istroveneto e ciacavo). Oltre agli evergreen che fanno urlare il pubblico a squarciagola (Volare, L’Italiano), la band ha offerto un medley di successi di Al Bano e Romina, tanto che sembrava che la coppia fosse proprio lì sul palco (licenza poetica), senza dimenticare il cavallo di battaglia di Sergio, “Regipet color de rosa”.
Più tardi nel pomeriggio è arrivato anche il complesso d’ottoni della CI di Buie, che con la sua bravura e simpatia ha fatto accorrere tutti sotto il palco a gioire del loro repertorio di marcette tradizionali e brani noti, tra cui due successi dei Boney M, “Rasputin” e “Rivers of Babylon” perfettamente coreografati. La banda si è presentata in versione ridotta, per cui il Maestro Corrado Moratto ha fatto anche da esecutore con un trombone arcobaleno, per dimostrare che anche la musica d’ottoni lascia spazio alla creatività e al divertimento. Per loro applausi meritatissimi.

Giochi tradizionali
Alle 16, quando a poca distanza nella chiesetta si celebrava la messa, la musica si è presa una pausa per lasciare spazio ai giochi tradizionali di Pasquetta, organizzati da Arden Sirotić, Maura Miloš e Teo Biloslavo. I tornei per ragazzi di “pissarondole”, la corsa “coi ovi”, coi sacchi e “spizzar l’ovo” sono stati vinti rispettivamente da Leonard Vukadinović, Lucija Vidošević, Sofia Grižančić e Filip Vidošević, mentre nel tiro alla fune ha trionfato la squadra “Non gavemo”. La quinta colonna del sodalizio, Ernesto Giraldi, ci informa che al mattino, lontano dalle distrazioni, si era tenuto anche un torneo intercomunale di gioco delle piastre a cui hanno partecipato sei coppie, due da Umago, e le altre da Marcenegla (Pinguente), Morino, Dignano e Pola, di cui quest’ultima si è aggiudicata il primo posto.
Per tutta la giornata Pino Degrassi ha fatto da maestro di cerimonie, prendendo il microfono per presentazioni, premiazioni e annunci vari. Con la sua parlantina facile, ha dimostrato che in questo ruolo si può eccellere sempre, anche dopo gli …anta.
Va ricordato che a tirare i fili dell’evento è stata principalmente la presidente della Comunità Floriana Bassanese Radin, che ha ricoperto molti ruoli, che vanno ben oltre alla giornata stessa. Nel corso delle settimane l’abbiamo vista in veste ufficiale di responsabile e di coordinatrice, poi di speaker per benvenuti e ringraziamenti e a fine giornata anche come donna di fatica ad affiancare il team di bravi ragazzoni che sono arrivati a smantellare gli arredi.
In conclusione, possiamo dire che l’obiettivo di portare avanti una tradizione dell’italianità dell’Umaghese, con entusiasmo e allegria, coinvolgendo anche le nuove generazioni, è stato conseguito. Il successo della manifestazione si è realizzato grazie anche alla generosità degli sponsor: la Città di Umago e le ditte Intercommerce di Umago e Spitz di Carigador.

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