La Serenissima alla «Corte de le ore»

Nella CI «Fulvio Tomizza» il prof. Dean Brhan su «Venezia la Dominante, vista dalla periferia»

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La Serenissima alla «Corte de le ore»

La Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago ha ospitato la seconda conferenza dell’anno del ciclo “Corte de le ore”, intitolata “Venezia la Dominante, vista dalla periferia”. L’argomento è stato sviluppato dal prof. Dean Brhan, che ha catturato l’attenzione di un pubblico di tutte le età, tra cui alcuni storici. Il relatore ha parlato del rapporto dei territori veneziani con la Serenissima dalle sue origini fino al crollo nel 1797. Egli ha spiegato il rapporto tra i domini di terraferma (l’odierna Regione Veneto e parte della Lombardia) e lo Stato da Mar (territori che vanno dall’Istria a Cipro).

Il prof. Brhan si è soffermato pure sulla simbologia, come quella legata al Leone di San Marco, nonché quella del matrimonio di Venezia con il mare, fonte di ricchezza. Si è appreso pure come questa potenza costruita sul mare abbia avuto un rapporto paternalistico con i territori della periferia: analizzando alcune suppliche rivolte dalla popolazione emerge che i cittadini della periferia preferivano rivolgersi alle autorità veneziane, piuttosto che alle autorità locali.

L’arsenale di Venezia, prima grande industria del Medioevo, accoglieva invece numerosi artigiani, provenienti pure dalle province, mentre i corpi militari della Repubblica potevano essere utili per la scalata sociale, come per esempio i reparti specifici delle guarnigioni greco-albanese o degli schiavoni dalmati.

Brhan ha concluso parlando dei flussi migratori dalla Dalmazia, dal Montenegro, dalla Grecia, dall’Istria, raccontando come alcuni territori si siano volontariamente annessi a Venezia, mentre altri furono conquistati, il che contribuì all’espansione dell’architettura e della lingua veneziana negli stessi territori.

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