Valamar Riviera: nuovi investimenti

Anche se segnato dalla crisi, per il colosso turistico il 2021 è stato un anno positivo

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Valamar Riviera: nuovi investimenti

Nonostante la crisi epidemiologica che ha caratterizzato (anche) il 2021, per la Valamar Riviera è stato un anno finanziario positivo. Il Resoconto finanziario indica 1,6 miliardi di kune d’entrate, ossia il 74% di quanto realizzato nel 2019. L’utile operativo si è assestato invece all’84% rispetto a quanto registrato nell’anno precedente la crisi epidemiologica. Nel terzo trimestre del 2021 l’azienda ha raggiunto la normalizzazione operativa praticamente in tutte le sue destinazioni, conseguendo risultati eccellenti in quelle dell’Adriatico settentrionale, nei campeggi e nei segmenti premium. Non è stato così a Ragusa e nelle strutture a due e tre stelle, in cui la ripresa non è stata raggiunta.

Nel 2021 il colosso turistico ha avviato una nuova fase di crescita, ampliando la collaborazione con i partner d’investimento nazionali e internazionalizzando ancor di più il suo portafoglio austriaco, con l’acquisto di un secondo albergo a Obertauern. Nel periodo pandemico ha continuato con il perfezionamento dell’offerta, dei servizi e del portafoglio turistico con un ciclo biennale d’investimenti pari a quasi 870 milioni di kune. Verso la fine del 2021 sono stati avviati nuovi interventi, del costo di 525 milioni di kune, al fine d’elevare la qualità delle strutture ricettive. Attualmente sono in corso i lavori all’albergo “Dalmacija (Places) by Valamar” di Makarska, che dovrebbe essere inaugurato in maggio e al “Valamar Amicor Green Resort” sull’isola di Lesina.

Nonostante la positività operativa conseguita l’anno scorso, non sono state del tutto azzerate le perdite causate dalla crisi. Stando agli esperti, l’incertezza perdurerà ancora per qualche tempo nel settore turistico, mentre la completa normalizzazione operativa viene prevista nel prossimo biennio, quando la Croazia avrà l’opportunità di consolidare ulteriormente la posizione di destinazione turistica mediterranea privilegiata, soprattutto se entrerà nello spazio Schengen.

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