Ex farmacia. Sarà la volta buona?

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Ex farmacia. Sarà la volta buona?

ALBONA | “Forse questa sarà la volta buona”. Così ieri Anamarija Lukšić, assessore all’Assetto territoriale della Città di Albona, commentando la decisione della Città di ripetere il bando di concorso per la vendita dell’edificio dell’ex farmacia in via Aldo Negri. È fallito, infatti, anche il secondo tentativo di vendere l’immobile, le cui condizioni stanno peggiorando di giorno in giorno, rendendolo sempre più pericolante. Di conseguenza, il prezzo iniziale stabilito per il terzo concorso è stato fissato a 1,6 milioni di kune.
Si tratta di un milione di kune in meno rispetto al primo bando di gara, dell’ottobre 2017, e di una riduzione di circa 400mila kune rispetto al prezzo iniziale del secondo bando, pubblicato nei mesi primaverili.
“Inoltre, siccome le procedure burocratiche per l’ottenimento del permesso di costruzione saranno molto complesse, abbiamo deciso di modificare anche le condizioni legate al diritto della Città di riappropriarsi dell’immobile, raddoppiando i termini entro i quali l’acquirente potrà ottenere il permesso di costruzione e avviare i lavori di adattamento della struttura”, ha confermato la Lukšić, precisando che in base al nuovo bando di gara l’investitore avrà due anni e non solo un anno di tempo dalla stipulazione del contratto con la Città per consegnare agli organi competenti la domanda per il rilascio del permesso di costruzione, mentre entro un anno dall’ottenimento di quest’ultimo dovranno essere avviati i lavori edili.
La delibera sulla pubblicazione del nuovo bando sarà discussa la settimana prossima in Consiglio. Stando alla Lukšić, dopo il via libera dei consiglieri cittadini, il bando di gara dovrebbe essere pubblicato a metà agosto e rimarrà aperto per i seguenti 30 giorni.
L’immobile, utilizzato negli anni passati dalla Città anche come alloggio per i meno abbienti, potrà essere adattato a una struttura a uso commerciale e residenziale, solo commerciale, sociale e pubblico o turistico. L’edificio potrebbe così tornare a essere un albergo, come quello che era operante ai suoi piani superiori in seguito alla costruzione dell’immobile circa ottant’anni fa.
Secondo i dati pubblicati in un libro del giornalista albonese Marijan Milevoj, oltre all’hotel “Roma” della famiglia Dobrić-Dobrini, vi operava già in quegli anni, come nei decenni successivi, anche una farmacia, allestita al pianterreno.
Il suo primo affittuario sarebbe stato il farmacista Patelli, gestore di alcune farmacie a Visinada e ad Abbazia. Nei tempi più recenti i vani della farmacia erano di proprietà delle Case della salute della Regione istriana, mentre la Città di Albona è diventata proprietaria dell’intera struttura circa otto anni fa.
L’edificio è un bene culturale protetto, per cui gli interventi devono essere eseguiti in accordo con le indicazioni e le prescrizioni della Soprintendenza ai beni culturali. Inoltre, in accordo con l’attuale Piano d’assetto urbanistico per Albona e Fratta (Presika), l’adattamento può avvenire soltanto entro i 281 metri quadrati della particella catastale che ospita l’edificio e il suo cortile.

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