Con la scuola di Finida l’inizio di una nuova era

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Con la scuola di Finida l’inizio di una nuova era

PARENZO “Per me è stata una grandissima soddisfazione firmare, agli inizi di questa settimana, il decreto con il quale viene sancito l’inizio dell’attività della nuova scuola elementare di Finida”. Lo ha detto ieri mattina, all’inaugurazione dell’istituto scolastico parentino, la ministra della Scienza e dell’Istruzione, Blaženka Divjak, ospite a questo che il sindaco Loris Peršurić ha definito “storico”, perché sono trascorsi quarant’anni da quando era stata inaugurata l’attuale scuola elementare di Parenzo. “Già allora avevamo cominciato a sognare questa nuova scuola – ha aggiunto – e a partire da lunedì queste nuove generazioni vedranno realizzato il sogno di tante altre generazioni, quello di poter svolgere le lezioni in un turno unico.

Venti aule su due piani
Il nuovo istituito scolastico occupa un’area di circa quattro ettari e dispone di 4.691,8 metri quadrati di superficie utile, mentre la palestra attigua ne ha 2659,6. Lunedì mattina dovrebbero essere circa 550 gli alunni che si presenteranno al primo giorno di scuola e saranno distribuiti in venti aule, di cui otto generiche e 12 specialistiche.
L’edificio scolastico, che è lungo più di cento metri, dispone anche di sale di lettura, aule per il doposcuola, ambienti polivalenti, una cucina e un refettorio. Le aule per le classi inferiori sono disposte al pianterreno, mentre quelle per le classi superiori al primo piano.
La palestra può essere divisa in tre parti e ha una lunghezza complessiva di 45 metri, per 27 di larghezza e 8 d’altezza, di modo da poter utilizzare contemporaneamente tre campi di basket. Ci sono sei spogliatoi e tre stanze per gli insegnanti di educazione fisica, mentre la tribuna dispone di 328 seggiolini per gli spettatori. L’impianto sportivo è collegato alla scuola tramite un corridoio, mentre per gli altri fruitori è stato predisposto un ingresso esterno.

Rispettati i tempi
I lavori edili sono stati eseguiti dall’impresa Radnik di Križevci, il cui direttore Mirko Habijanec, presente alla cerimonia, ha “incassato” i ringraziamenti del sindaco Peršurić per la qualità dei lavori e per aver rispettato i tempi concordati, in modo da accogliere gli alunni fin dall’inizio di questo nuovo anno scolastico che, come puntualizzato dalla ministra Divjak, sarà molto particolare in quanto sancirà l’inizio della fase di collaudo della riforma curricolare, che a partire dall’anno scolastico 2019/20 dovrebbe diventare effettiva. “Da quest’anno, inoltre – ha aggiunto – le lezioni di informatica non sono più facoltative bensì obbligatorie. Il sistema formativo è molto importante per un Paese e inizia fin dalle elementari. Possedere competenze e abilità è poi una garanzia per il futuro”.

Investimento nel futuro
Molto soddisfatto anche il presidente della Regione istriana, Valter Flego. “Ci incontriamo spesso in occasione dell’inaugurazione di impianti infrastrutturali – ha detto –, ma partecipare all’inaugurazione di scuole o asili mi rende particolarmente felice. Questo è un investimento nel futuro e un premio per tutti noi all’inizio di un nuovo anno scolastico.
Gli interventi sono stati intercalati da un programma artistico culturale che ha visto la partecipazione, oltre agli alunni di tutti gli istituti scolastici parentini, del gruppo vocale “Le Parentine” della Comunità degli Italiani, che dopo aver intonato assieme ai componenti del coro misto “Joakim Rakovac”, diretto da Đeni Dekleva Radaković, gli inni nazionale e regionale, hanno eseguito due brani autonomamente.

Il taglio del nastro a Ines e David
Il taglio del nastro è stato affidato invece ai due alunni più giovani della scuola, Ines Beaković e David Pršurić, assistiti dalla ministra Blaženka Divjak, nonché da Valter Flego, Loris Peršurić e dalla direttrice provvisoria del nuovo istituto scolastico, Suzana Poropat Božac, dopo di che gli ospiti hanno potuto visitare le aule della scuola di Finida, la cui apertura contribuirà, come sottolineato in più frangenti dal sindaco, a dare nuova linfa a questa frazione della città.

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