«Tu sei stato la musica, noi cercheremo di essere semplici note»

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«Tu sei stato la musica, noi cercheremo di essere semplici note»

ROVIGNO | “Vlado Benussi è stato il cantore più ricco e genuino della Comunità nazionale italiana. La sua scomparsa lascia nel dolore non solo la Comunità degli Italiani di Rovigno e la SAC ‘Marco Garbin’, ma tutta la comunità rovignese, i bambini, gli alunni, gli insegnanti e l’amplissimo mondo di cantanti, compositori e artisti in genere, che hanno con lui collaborato e hanno avuto modo di apprezzare la sua opera. A tutti coloro che lo hanno conosciuto e in particolare ai familiari e alla moglie va un sincero messaggio di cordoglio –. È con queste parole di Roberta Ugrin, presidente della Comunità degli Italiani di Rovigno, che è iniziata ieri sera presso il Centro Multimediale di Rovigno la cerimonia di commemorazione del compianto connazionale Vlado Benussi, un Maestro che non ha bisogno di presentazioni –. Vlado è nato come musicista in una famiglia di musicisti, con l’amore per la tutela delle tradizioni canore rovignesi. Il suo lascito in quest’ambito è inestimabile. Del Maestro si possono dire molte cose belle, un uomo dai mille talenti: fumettista, maestro di coro, ha scritto poesie e bozzetti teatrali. Quando si pensa alla musica e agli artisti rovignesi il primo che viene in mente è Vlado, che con egual passione ha lavorato con i bambini dell’asilo e con i musicisti professionisti. La sua musica, le note e le parole hanno dato a tutti noi un senso di dolcezza, gentilezza e appartenenza ad una società buona che ha cura delle persone e dei sentimenti oltre che delle tradizioni che lui amava tanto. Le ha studiate attentamente e le ha avvicinate a molti, rendendo la CNI più ricca e forte. Grazie alla sua generosità e al suo immancabile lavoro, grazie alle sue melodie e alle sue canzoni che vivranno in noi vivrà eternamente anche lui”, ha concluso Roberta Ugrin.

Ha preso quindi la parola Nives Giudicin, presidente della SAC “Marco Garbin”, che opera nell’ambito della CI: “Risulta difficile trovare le parole per salutare questo amico, l’uomo, il maestro. Credevamo sarebbe stato con noi ancora per molti anni, ma lo sgomento prima e il dolore poi ci hanno sopraffatto con la sua scomparsa. Abbiamo avuto il grande privilegio di conoscerti e di rispettarti, particolarmente per le serate trascorse insieme nel canto e in lieta compagnia. La Società in senso lato ti ammirava, ti apprezzava e ti esaltava. Sei stato un autentico cultore della musica e della tradizione rovignese. Tante volte hai saputo venirci incontro, volutamente discreto nella forma ma efficace nella sostanza. Non averti conosciuto meglio è stata un’amarezza – ha confidato la Giuricin –. La tua scomparsa è una grande perdita, difficile da accettare. Hai trasmesso sempre un grande amore per la musica ai giovani, ma soprattutto per la tradizione rovignese. Virai per sempre nei nostri cuori e nelle armonie che ci hai donato”.
“L’amore per la sua Rovigno è stato immenso si è fuso completamente, diventando un tutt’uno, con la produzione lirica, letteraria e saggistica, nella creazione artistica mediante la quale riusciva sempre ad unire la tradizione alla creatività e all’attualità – queste le parole di Gianfranca Šuran, presidente del Consiglio della minoranza italiana della Città di Rovigno, che ha ricordato: – I giovani da piccolissimi hanno imparato grazie a lui ad apprezzare le nostre note e le nostre tradizioni, che poi da più grandi hanno saputo tramandare agli altri. Immenso il suo lavoro con i cori, dove per anni le Voci bianche di Rovigno hanno spiccato per qualità. Grandissimo anche l’impegno profuso a ‘Voci nostre’, dove ha trasmesso a un vasto pubblico tutta la sua passione. La sua musica e la sua cultura sono state in grado di oltrepassare i confini regionali, anche grazie alla partecipazione allo ‘Zecchino d’oro’. Carissimo insegnante, collega ed amico, maestro di vita, con te se ne va per sempre un tassello insostituibile della nostra memoria storica, del nostro retaggio culturale. Ci lasci però una grande eredità di affetti. Tu sei stato la musica, noi cercheremo di essere semplici note, che si impegneranno ad unirsi in armonia perseverando la strada che tu ci hai generosamente indicato”, ha detto commossa Gianfranca Šuran.
A prendere la parola è stato infine Marko Paliaga, sindaco di Rovigno, che ha evidenziato: “Vlado ha accompagnato e ha introdotto tantissime generazioni di giovani nel mondo della musica, ma era anche un valente disegnatore di fumetti nei quali raccontava gli avvenimenti di vita rovignese e tanto altro ancora. Le sue armonie sono rimaste intatte nel trascorrere del tempo, per tutti noi che lo abbiamo amato e rispettato: rimarrà la musica. Proprio grazie a Vlado alle note si sono sostituite le parole per raccontare nel 2007 la storia della canzone. Per il suo contributo nel 1994 assieme alla moglie Biba ha ottenuto la medaglia d’oro della Città di Rovigno. È stato estremamente abile a esprimere i propri sentimenti attraverso il canto e la musica. Rimanga per sempre nei nostri ricordi il volto sereno di Vlado che con ogni suo gesto canticchiando, festeggiava le nostre contrade. Addio caro Maestro”, ha concluso Marko Paliaga.

La tumulazione del compianto Vlado Benussi avrà luogo oggi alle ore 13, al Cimitero cittadino di Rovigno.

 

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