Comitiva di ragazzi torinesi in visita a Valle

Il soggiorno è stato organizzato dall’Associazione «Vides Main Onlus», partner di «Save the Children»

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Comitiva di ragazzi torinesi in visita a Valle

Dodici ragazzini, accompagnati da quattro educatori, hanno avuto la possibilità di vivere una settimana nel campeggo “Colon” di Valle e sperimentarsi in svariate attività. Si tratta dei giovani dell’Associazione “Vides Main Onlus”, partner di “Save the Children Italia”, con sede a Torino, che, durante il loro viaggio in Istria, organizzato grazie al coordinamento di Giulia Cnapich e Chiara Turinetto, dell’Associazione menzionata, hanno incontrato anche i loro coetanei della Comunità degli Italiani di Valle.

 

Il soggiorno è stato organizzato per dare l’opportunità di fare un’esperienza socio-culturale a famiglie e ragazzi, italiani e con diverse provenienze, in svantaggio socio-economico. I ragazzi vallesi hanno recitato loro le conte vallesi, letto poesie, ballato e, per finire, hanno trascorso insieme qualche ora a Palazzo Bembo, sede della CI. Durante il loro soggiorno in Istria, i giovani hanno visitato anche Rovigno e Pola. Nella sua esperienza trentennale sul territorio, l’Associazione “Vides Main Onlus” si è sempre confrontata con il concetto di cultura, favorendo incontri e scambi tra giovani e famiglie provenienti da contesti culturali differenti, sia in termini geografici, religiosi, socio-economici, sia rispetto alle esperienze di vita personali e familiari. Gestisce pure il Centro aggregativo “La Finestrella”, che nei decenni ha accolto esperienze di migrazioni composite e variegate. Mentre i fenomeni migratori proseguono, pur con modalità spesso diverse rispetto al passato, il territorio oggi si trova di fronte alla duplice sfida dell’integrazione di queste esperienze, a tutti gli effetti multiculturali, da un lato, e della costruzione e riconoscimento dell’identità di figli e nipoti dei migranti dall’altro; ragazzi, ragazze, giovani che spesso crescono tra due mondi, conservando e rinnovando tradizioni familiari, religiose, linguistiche, e al contempo vivendo un quotidiano popolato da coetanei di provenienze spesso differenti.

”La Finestrella” si situa inoltre in prossimità delle abitazioni degli esuli istriani e dalmati, e negli anni si sono sviluppate valide relazioni di scambio e amicizia con la realtà del Circolo culturale istriano di via Parenzo, con il quale si condividono gli sforzi concreti per la conservazione e la trasmissione del patrimonio storico-culturale e dell’esperienza vissuta dagli esuli stessi.

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