Artigianato nell’era Covid: settore resiliente

Parenzo. Il punto della situazione con Robert Velenik

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Artigianato nell’era Covid: settore resiliente

Per l’economia parentina non è stata un’annata facile, come non lo è stata per tutto il Paese. La diffusione del coronavirus e le misure per contrastarla hanno inciso notevolmente sull’attività dei soggetti economici. Ognuno ha reagito in modo diverso, fruendo dei vari sostegni e incentivi stanziati dalle autonomie locali e dallo Stato. Molte cose sono cambiate. Ne abbiamo parlato con Robert Velenik, segretario dell’Associazione degli artigiani di Parenzo, al quale abbiamo chiesto d’illustrarci lo stato attuale della situazione.

 

”L’artigianato – così Velenik – è un settore resiliente, nonostante i problemi causati dal Covid. Alcune attività hanno registrato una fase di ristagno o sono diminuite a causa delle misure predisposte dal Comando della Protezione civile per contenere la diffusione della pandemia. Ne sono stati colpiti particolarmente il settore dei servizi, quello della ristorazione e i piccoli commercianti. Grazie ai sostegni statali, queste attività sono riuscite a sopravvivere e guardano al futuro (e alla stagione turistica di quest’anno) con un leggero ottimismo. D’altra parte alcune attività sono estremamente attive, come per esempio l’edilizia che sta lavorando molto bene e contrae nuovi lavori. Vanno bene anche alcune attività produttive, per esempio la produzione di mobili.

Robert Velenik

Le misure nazionali di sostegno hanno sortito effetti positivi sul mondo artigianale. “Queste – prosegue Velenik – hanno permesso a molti esercizi di sopravvivere, ma si spera ora in un ulteriore allentamento delle restrizioni e in un ritorno alla normale attività. Certo, la prolungata crisi causata dal coronavirus ha provocato una fuga di personale dal settore dell’ospitalità, il che genererà dei problemi, soprattutto per le attività di carattere stagionale”.

I segni lasciati dalla crisi purtroppo sono palesi. “Il numero degli artigiani attivi è stagnante: circa cento aziende hanno chiuso i battenti, mentre altrettante li hanno aperti, tanto che attualmente a Parenzo operano 1.534 artigiani, su un totale di 8.166, quanti se ne contano in tutta l’Istria”, spiega Velenik

Il settore artigianale sta andando incontro ad altri problemi, per cui il futuro presenta ancora molte incognite. “Lo Stato sta lentamente riducendo i sussidi per coprire i costi fissi per le imprese la cui attività è ostacolata dalla pandemia, come per esempio i ristoratori. Questi insistono sulla riduzione delle tasse, in particolare dell’IVA sugli alimenti e le bevande e l’abolizione delle tasse sul consumo delle bevande alcoliche. Alcuni artigiani hanno altri problemi legati allo specifico campo d’attività, ma la cosa più importante è arrestare l’avanzare del virus, in modo che tutto ritorni a funzionare normalmente, come prima del coronavirus”, conclude Velenik.

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