Fiume. La campagna vaccinale prosegue a singhiozzo

«Coloro che rifiutano il siero e non hanno motivo di farlo, sono degli irresponsabili», ha detto l’epidemiologo Dobrica Rončević

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Fiume. La campagna vaccinale prosegue a singhiozzo

Nel Palasport di Zamet prosegue, seppure in tono minore, la campagna vaccinale contro il Covid-19. Non è necessario prenotarsi, bensì basta arrivare sul posto e scegliere il siero preferito. Nella Regione litoraneo-montana sono state vaccinate finora, con la prima dose, 136.001 persone, ovvero il 56,56 p.c. della popolazione adulta e il 48,24 p.c. di quella complessiva, mentre il richiamo è stato fatto a 130.797 persone, che equivale al 54,39 p.c. della popolazione adulta e al 36,39 p.c. di quella complessiva. C’è quindi ancora molto da fare prima di raggiungere l’immunità collettiva.

 

La dott.ssa Suzana Janković, epidemiologa nell’Istituto regionale di salute pubblica, impegnata nelle vaccinazioni al Palasport di Zamet, spiega che non ci sono più le resse dei primi giorni, ma che vengono comunque inoculate 300-400 persone al giorno. “Siamo a disposizione nel corso di tutta la giornata e il flusso di persone è costante. Rassicura il fatto che sempre più anziani decidono di vaccinarsi e la stessa cosa vale per i giovani”, ha spiegato, aggiungendo che con l’arrivo dell’autunno, dell’annunciata quarta ondata dell’epidemia e della terza dose del vaccino, l’interesse per l’assunzione del vaccino aumenterà.

“Fa piacere che le persone abbiano finalmente capito quanto sia importante ascoltare il parere e i consigli degli specialisti ed evitare di trarre conclusioni dopo avere letto qualche articolo su Internet. Ho notato che i miei pazienti mi telefonano per chiedere qualche consiglio. Voglio ricordare, comunque, che a parte il Covid-19, è in arrivo la stagione dell’influenza, malattia messa da parte negli ultimi due anni. Anche in questo caso il suggerimento è di vaccinarsi, soprattutto per coloro che lo hanno fatto negli anni passati. Annualmente si verificano dai 30 ai 40 decessi, perlopiù di persone anziane, causati dalle conseguenze dell’influenza”, ha sottolineato l’epidemiologa.

La dott.ssa Suzana Janković

Si può fare di più

Nel commentare la percentuale dei vaccinati in Regione, l’epidemiologo dell’Istituto regionale di salute pubblica Dobrica Rončević, ha detto che la situazione è buona rispetto alla altre Regioni della Croazia, ma pessima in rapporto all’Unione europea, dove la percentuale è maggiore del 20 p.c. “Le persone che non sono state immunizzate rischiano di contrarre il virus e i sintomi più gravi della malattia. Questo è preoccupante soprattutto perché una situazione del genere peserebbe sul sistema ospedaliero ed è proprio questo che bisogna evitare. Non credo che durante la quarta ondata dell’epidemia verranno applicate misure restrittive più rigorose perché sono molto costose e rischierebbero di mettere nuovamente in ginocchio l’economia. Ed è assurdo avendo a disposizione l’arma migliore e la più economica, ovvero il vaccino. Secondo me, coloro che rifiutano l’inoculazione e non hanno motivo per farlo sono degli irresponsabili, sembra quasi che lo facciano per dispetto e ciò è davvero assurdo”, ha dichiarato Rončević.

Per quanto concerne la terza dose del vaccino, verrà somministrata innanzitutto alle categorie a rischio. Non è ancora chiaro se si proseguirà con le persone sane, in quanto il siero assicura l’immunità per sei mesi, dopo di che indebolisce. “Comunque sia, la terza dose potrebbe dare dei buoni risultati nel caso in cui la percentuale dei vaccinati risultasse maggiore di quella attuale in Regione”, ha concluso l’epidemiologo.

Nel Palasport di Zamet prosegue la campagna vaccinale

Al lavoro con il green pass

Su disposizione del ministro della Sanità, Vili Beroš, dal 1º ottobre i dipendenti delle istituzioni sanitarie dovranno esibire il green pass per accedere al proprio posto di lavoro.
“Al Centro clinico-ospedaliero di Fiume i preparativi sono iniziati e stiamo raccogliendo gli attestati che ci vengono forniti dai dipendenti. Per il momento non si sono verificati problemi di rilievo. Viviamo con il Covid, dobbiamo essere responsabili e garantire la massima sicurezza ai pazienti”, ha dichiarato il direttore del CCO, Alen Ružić, aggiungendo che il 90 p.c. dei dipendenti è vaccinato, mentre tra il personale medico il 95 p.c.

Il CCO conta circa 3.500 dipendenti e il direttore sostiene che non ci saranno problemi per mettere in atto questa misura. “Coloro che non saranno in possesso del green pass potranno effettuare il test gratuitamente per un periodo. Inizialmente la spesa verrà coperta dall’HZZO, ma in seguito, molto probabilmente bisognerà pagare il test di tasca propria. Secondo le indicazioni fornite dal Ministero, coloro che non avranno gli attestati necessari non potranno lavorare in ospedale”, ha spiegato il direttore, sottolineando che anche i pazienti sono obbligati ad avere il Covid pass oppure il test negativo.

A disposizione diversi tipi di siero

Numero dei casi gravi in aumento

Commentando il quadro epidemiologico, Alen Ružić ha spiegato che in seno al CCO è stato riaperto il Centro per la respirazione assistita, in seguito all’aumento dei pazienti con sintomi gravi della malattia e che ciò è preoccupante. “Attualmente vi sono ricoverati 30, di cui 4 attaccati al respiratore. “In questa situazione è importante assicurare le condizioni ottimali per i pazienti gravi”, ha concluso il direttore.

Situazione epidemica

Dati alla mano, ieri in Regione sono stati registrati 110 nuovi contagi da Covid-19, a fronte di 1.374 tamponi prelevati.

Il tasso di positività è dell’8,1 p.c. Al contempo sono guarite 56 persone, mentre i casi attivi sono 631. La percentuale dei ricoveri rispetto al numero complessivo dei casi attivi è del 4,75 p.c. La maggior parte dei nuovi infetti proviene da Fiume e dintorni (64), 16 dalla Liburnia, altrettanti dall’isola di Veglia, 11 dalla Riviera di Crikvenica e di Novi Vinodolski, due dall’isola di Lussino e uno da quella di Cherso. Per quanto riguarda la struttura, 63 provengono dal mondo del lavoro, 44 appartengono alla fascia dei giovani e 13 agli over 65.

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