CI di Buie. Una serata frizzante e calorosa

Lo spettacolo di fine stagione ha portato in scena tutte le sezioni del sodalizio, applaudite da un pubblico numeroso e partecipe. Tra le autorità in sala pure i vertici dell’UI

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CI di Buie. Una serata frizzante e calorosa
Il coro misto. Foto: ERIKA BARNABA

Caloroso e frizzante lo spettacolo di fine stagione messo in scena dalla Comunità degli Italiani di Buie nella sede del sodalizio. A presentare la serata è stata la stessa presidente della CI, Lena Korenika, che ha dato il benvenuto al numeroso pubblico. Presenti in sala pure il sindaco di Buie, Fabrizio Vižintin, il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva e la direttrice dell’asilo italiano “Fregola”, Francesca Deklić. Tremul, nel suo discorso di circostanza, ha rivolto calorose parole di gratitudine a tutti gli attivisti, giovani e meno, che giornalmente svolgono in sede le numerose attività che la contraddistinguono. Un elogio da parte del presidente dell’UI pure alla buona collaborazione tra la verticale scolastica della CNI e il sodalizio. Dello stesso pensiero pure Corva e il primo cittadino, che hanno ribadito il sostegno al sodalizio da parte delle istituzioni che rappresentano.

Spettacolare l’esibizione del coro misto, che diretto magistralmente dal Maestro Maurizio Lo Pinto, ha intonato la ben nota “In vino veritas” e “Quella carezza della sera”, quest’ultima con l’accompagnamento al pianoforte dello stesso Maestro. I minicantanti, diretti da Chiara Bonetti, hanno invece proposto “Bisticci tra pennarelli” e “La gatta Angelica”, canzone con la quale hanno partecipato alla 50.esima edizione di Voci Nostre. La filodrammatica comunitaria si è presentata con “Premiata agenzia falegname Casseler (Pissigamorti)”, una reinterpretazione, con la regia di Aldo Antonini, de “Er cassamortaro” di Gigi Proietti. In scena Silvana Bonetti, in sostituzione di Bruna Vardabasso, Giampiero Milos, Paolo Crevatin, Aldo Antonini e Monia Madrussan Križovnik, in una serie di avvenimenti della “Famiglia Lapide”, scorrevoli e divertenti, che hanno rubato l’attenzione e molte risate al pubblico.

Ringraziamenti particolari
Non sono mancati dei ringraziamenti particolari ai gruppi sportivi della CI, ossia alla squadra di calcio, a quella di pallavolo e ai giocatori di bocce e di carte. Elogiato pure il grande lavoro svolto dal gruppo di sartoria, che provvede a tutto quello che richiede ago, filo e macchina da cucire, prodigandosi a soddisfare tutte le esigenze dei gruppi di attività. Un grazie pure al gruppo creativo del sodalizio, composto da una decina di bambine e guidato dall’artista Silvia Cindrić, che oltre che a realizzare numerose scenografie, da poco ha inaugurato una mostra personale, ancora visitabile negli spazi espositivi del sodalizio.
“So che tanti ancora non mi conoscono, ma tutto quello che faccio in Comunità lo faccio solamente per il suo bene, per farla ringiovanire, affinché abbia un futuro sicuro e bello; per farla crescere, per far sì che tutte le altre CI siano ‘invidiose’ di noi. Parlo di quell’invidia nel vederci uniti, un tutt’uno, una Comunità che è orgogliosa di parlare il nostro dialetto, di diffondere la cultura della Comunità Nazionale Italiana e di portare avanti i valori della stessa. Ho quattro anni davanti per riuscire a far rientrare almeno alcune di quelle persone che hanno lasciato le attività, con l’aiuto delle persone che mi circondano e che condividono il mio pensiero. Dobbiamo portare avanti le tradizioni che ci legano a questa nostra CI, dando spazio ai giovani. Lungo il percorso si sbaglierà, sicuramente, ma ciò che più conta è avere una Comunità piena di gente che gode nello stare insieme e passare il tempo all’interno di queste mura, com’era per noi quand’eravamo piccoli”, ha rilevato Lena Korenika, ringraziando poi l’UI, il MAECI, l’UPT e la Città di Buie per il supporto non solo finanziario, anche se importante, ma anche per quello morale ed esprimendo parole di apprezzamento per la presenza dei vertici dell’UI e cittadini alla serata.

Un pensiero per Eliana Barbo
Un momento toccante, prima di annunciare l’esibizione dell’ultimo gruppo in scaletta, cioè il complesso bandistico con il “bandino”, è stato quando la presidente del sodalizio ha voluto ringraziare e ricordare sua madre, la compianta presidente della CI buiese Eliana Barbo, scomparsa prematuramente a causa del Covid, definita da molte istituzioni e organismi locali e regionali nei quali ricoprì una carica, come un pilastro della Comunità Nazionale Italiana.
“Ringrazio mia madre che fin da piccola mi ha fatto conoscere e crescere in questa Comunità, insegnandomi sempre a includere le persone. Anche se forse qualche mia azione non l’avrebbe fatta contenta, sono sempre più convinta che sarebbe orgogliosa della direzione in cui questa Comunità sta andando”, ha concluso un’emozionata Lena Korenika, che non ha mancato di emozionare i presenti.

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