Casa Tartini. Eccola!

Inaugurata la sede ristrutturata della locale Comunità degli Italiani, luogo natio del Maestro delle Nazioni sulla cui figura è stato incentrato il progetto culturale di ampio respiro

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Casa Tartini. Eccola!

Una giornata molto importante, della quale forse sfugge completamente la portata. È stata definita così ieri l’inaugurazione di Casa Tartini, recentemente ristrutturata e riqualificata in polo museale del grande compositore Giuseppe Tartini, parallelamente al suo ruolo di sede della locale Comunità degli Italiani. I lavori sono stati inclusi nel progetto culturale all’insegna del Maestro delle Nazioni, che volge al termine. Nel corso dei saluti introduttivi e della conferenza stampa, i partner della vasta iniziativa, inclusa nel programma di collaborazione Interreg Italia-Slovenia 2014/2020, hanno ricordato l’enorme mole di lavoro svolta, ma anche la soddisfazione per i risultati raggiunti.
Đenio Zadković, sindaco del Comune di Pirano, lead partner del Progetto Tartini, ha posto l’accento sul tentativo svolto di tutelare il patrimonio culturale della città, ponendo in evidenza la figura del grande compositore, violinista, insegnante di musica e scienziato, di cui il prossimo anno ricorrono i 250 anni dalla morte, che con la propria attività ha collegato i Paesi limitrofi. Nato a Pirano, ha studiato a Capodistria per passare poi a Padova, Assisi e Venezia. Zadković non ha mancato di collegare questo progetto all’altro molto importante di Pirano capitale europea della cultura 2025. Ha citato anche la proficua collaborazione con la Comunità Nazionale Italiana, rappresentata in sala dai suoi massimi esponenti.
Manuela Rojec, vicesindaco di Pirano e presidente della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, rivolgendo lo sguardo ai tre anni passati ha detto di ricordarli con immenso piacere, nonostante l’impegno che hanno comportato. Ora la sfida è continuare sulla via tracciata dal progetto, abbinando le attività del sodalizio piranese con gli spazi espositivi del museo, nell’intento di fare di Casa Tartini il punto di ritrovo di musicisti, ricercatori, operatori culturali e anche soltanto amanti della musica classica. Ha rilevato che la ristrutturazione ha messo ancora in maggior evidenza la bellezza degli interni della casa che diede i natali a Tartini, gli affreschi delle stanze e gli elementi architettonici recuperati. La vicesindaco ha ringraziato le istituzioni che hanno consentito il primo restauro dell’edificio, come il Ministero degli Esteri italiano, l’Unione Italiana, l’Università popolare di Trieste e le istituzioni slovene che avevano collaborato.

La sala meditativa con il violino di Tartini

È stata citata la lettera di saluto, inviata dall’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, Paolo Trichilo, mentre ai presenti si è rivolto il Console Generale d’Italia a Capodistria, Giuseppe D’Agosto. Si è detto onorato di poter assistere all’inaugurazione, che tramite la figura di Tartini valorizza l’intero territorio e ha ricordato il ruolo di raccordo svolto dal musicista tra i luoghi dove ha vissuto. In questo spirito di collaborazione bisogna continuare anche con la candidatura di Pirano a Capitale europea della cultura.
A nome del governo sloveno ha preso la parola Marko Drofenik, del Direttorato per lo sviluppo regionale. Ha ricordato che il progetto incentrato su Tartini è stata una delle applicazioni pratiche nell’impegno per garantire una base economica della Comunità Nazionale Italiana. Ha auspicato che siano definiti i traguardi da raggiungere nel prossimo triennio, senza dimenticare la strategia in campo turistico e il suo abbinamento alla vita della CNI.
A chiudere i cenni di saluto è stata Claudia Ferluga del Segretariato per il programma Interreg Italia-Slovenia. Ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti a Pirano negli ultimi anni. È stata quindi la volta del Quartetto d’archi “Tartini”, che ha eseguito alcuni brani del Maestro delle Nazioni.
Ultimo atto, ma probabilmente il più atteso, la visita guidata di Casa Tartini e delle sue novità, illustrate da Duška Žitko curatore del Museo del mare “Sergej Mašera” di Pirano e profonda conoscitrice del lascito storico e artistico del personaggio locale più famoso, il cui monumento domina la piazza centrale e rappresenta a sua volta, un altro importante tassello di storia cittadina. Le novità del progetto riguardano soprattutto le stanze espositive, dove il visitatore potrà conoscere con il sussidio di moderni strumenti multimediali, la vita e le opere di Tartini, ammirare da vicino il suo violino, la sua maschera mortuaria, le pubblicazioni che lo riguardano e altri materiali. Di particolare interesse la sala del violino, definita “meditativa” poiché vi sono potranno ascoltare in sottofondo le musiche tartiniane, eseguite dal violinista Črtomir Šiškovič. La mattinata di festa si è conclusa con un momento conviviale e la degustazione dei cioccolatini, a forma di violino, dedicati a Giuseppe Tartini.

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