SEI Gelsi: i lavori si protrarranno fino ad aprile

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SEI Gelsi: i lavori si protrarranno fino ad aprile

Nella seconda metà del mese di giugno hanno preso il via i lavori di restauro della facciata, degli infissi e del tetto della Scuola elementare italiana “Gelsi”, intervento di riqualificazione energetica che fa parte dei progetti cittadini cofinanziati con fondi europei e che ridurrà i costi del riscaldamento della struttura. L’investimento complessivo ammonta a 2.643.771 kune, di cui 655.091,83 verranno attinte dai fondi europei. Si tratta di un’opera molto complessa che non sarà possibile concludere prima dell’inizio dell’anno scolastico 2018/2019. L’iter dell’intervento ci è stato illustrato ieri dalla direttrice Gloria Tijan.

“L’intervento prevede la sostituzione di 420 metri quadrati di tegole in amianto con tegole in eternit, ovvero in fibrocemento – ha esordito –. Seguiranno i lavori nel sottotetto, in quanto è necessario sostituire il materiale isolante tra il terzo piano e il pavimento del soffitto. Il materiale isolante verrà sistemato anche sulla terrazza della biblioteca, il che riguarderà pure il corridoio e il soffitto dell’ex sala insegnati. In questi giorni verranno portati avanti i lavori di falegnameria, dal momento che verranno sostituite 94 tra finestre e porte. L’architetto Siniša Zdjelar, a capo dell’ufficio architettonico ZDL Arhitekti che firma il progetto di riqualificazione, si propone di rifare le finestre di una volta, il che sarà probabilmente impossibile. Stiamo aspettando la decisione dei conservatori sul da farsi, ma comunque gli infissi dovranno essere in legno. Seguirà il restauro o la sostituzione di inferriate, ringhiere e tettoie, la sostituzione delle classiche lampadine con quelle a LED, grazie alle quali il consumo della corrente elettrica sarà ridotto del 45 p.c.. Per il momento sono stati sostituiti i termostati nei termosifoni, il che dovrebbe ridurre le spese di riscaldamento di oltre il 50 p.c., che corrisponde a 40mila kune all’anno. Prevista pure una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 20.280 kg/anno.
Dal momento che nell’edificio si trova anche l’asilo Topolino, i bambini sono stati trasferiti il 25 giugno nell’asilo Potok. Ora resta da vedere se potranno rientrare tra 20 giorni. Per quanto riguarda la scuola, dovremo avere pazienza, dato che i lavori si concluderanno ad aprile”.
Quali cambiamenti comporterà l’intervento per quanto riguarda il normale svolgimento delle lezioni?
“Ci sarà bisogno di tanta collaborazione e pazienza. Non ho intenzione di trasferire il personale e gli alunni in un’altra sede, in quanto credo che se si facesse così molto probabilmente i lavori si prolungherebbero all’inverosimile. Il mio timore più grande riguarda le impalcature, in quanto i bambini e i ragazzi potrebbero arrampicarsi per andare da una parte all’altra della scuola, scavalcando la finestra. Per questo motivo ho deciso di modificare un po’ l’orario dei docenti. Pertanto, coloro che iniziano a lavorare dalla terza ora dovranno comunque essere presenti già dalla prima e fare da ‘guardiani’ affinché, magari durante il riposo, o durante le ore, a qualche alunno non venga la pazza idea di andare a scalare i ponteggi. Lo stesso vale per chi dovrà lavorare solo le prime tre ore. Avrà l’obbligo di rimanere di guardia. Nessuno di noi può sapere che cosa potrebbe accadere se un alunno chiedesse il permesso di andare ai servizi durante l’ora di lezione. È un pericolo che non posso e non devo trascurare. Probabilmente i docenti non saranno contenti, ma non lo sono nemmeno io. Purtroppo, ho trascorso tutta l’estate a scuola per coordinare i lavori e sono consapevole del fatto che tutti noi dovremo darci da fare affinché non ci siano problemi. Una volta terminati i lavori saremo molto felici. Bisogna avere pazienza”.
La facciata e gli infissi sono la parte più esigente dell’intervento. Come procedono i lavori?
“Purtroppo a singhiozzo in quanto solo per montare i ponteggi c’è voluto tanto tempo. E poi, dal momento che si tratta di un palazzo storico, non è possibile semplicemente rifare la facciata. Bisognerà fare attenzione alle decorazioni e a tutti gli elementi caratteristici dell’edificio. La mia unica richiesta è che il colore della facciata sia color sabbia. Lunedì prossimo inizieremo a rimettere a posto tutte le aule e a pulirle. L’inizio dell’anno scolastico è alle porte. In seguito, durante le lezioni verranno portati avanti i lavori all’esterno e probabilmente durante i fine settimana all’interno. Il che comporta la presenza di alcuni dipendenti della scuola anche durante il weekend. C’è da rifare anche il camino. I lavori in cucina dovranno essere completati per primi in quanto già dal secondo giorno di scuola dobbiamo offrire i pasti agli alunni”.
Il cortile sarà fuori uso?
“Quello davanti alla scuola sì. Si potrà usare il piccolo cortile accanto oppure andare nel parco sotto la scuola. Giocare a pallone nelle vicinanze non sarà possibile, anche perché c’è il pericolo di danneggiare le impalcature. Dovremo essere organizzati al massimo e avere cento paia d’occhi. Sono convinta, però, che alla fine ne varrà la pena. Avremo una scuola ‘nuova’. Però, è necessario avere pazienza e fare alcuni sacrifici. Spero che anche i genitori avranno comprensione”.

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