«Il bilinguismo è una merce di scambio»

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«Il bilinguismo è una merce di scambio»

Il maltempo che in questi giorni imperversa nel Quarnero sembra quasi voler rispecchiare la spirale di turbolenza in cui è sprofondato il Consiglio cittadino. Fare analogie con la meteorologia è facile, un po’ meno comprendere la situazione di stallo venutasi a creare all’interno del parlamento fiumano, ormai ostaggio di tensioni, incertezze e veleni. A pronunciarsi sulla travagliata seduta della scorsa settimana, annullata per mancanza di quorum, sono stati ieri i consiglieri dell’HDZ Josip Ostrogović e Ivona Milinović.
“È curioso come tutti gli esponenti dei partiti di maggioranza continuino a ripetere di essere pronti alle nuove elezioni, peccato però che alla prova dei fatti si tirino puntualmente indietro – attacca Ostrogović –. Durante l’ultima seduta si è tenuta una riunione tra i rappresentanti di tutti i club presenti nel Consiglio dove abbiamo chiesto di sciogliere l’assemblea e tornare alle urne, ma ovviamente nessuno della maggioranza era disposto a compiere questo passo”.
Alla luce dei fatti, le spettro delle elezioni assume di giorno in giorno contorni sempre più definiti, a maggior ragione adesso che incombe la votazione sul bilancio del prossimo anno.

Compravendita

“Il sindaco sta ora correndo ai ripari affidandosi, come suo solito, alla compravendita politica – rincara la dose il vicepresidente dell’HDZ cittadino –. L’accordo con la Lista per Fiume è già sul tavolo, manca soltanto la firma. I suoi consiglieri hanno fatto sì saltare il quorum, ma dopo avere approvato il primo punto all’ordine del giorno, ovvero quello delle elezioni per la composizione dei Comitati di quartiere, dove puntano ad accaparrarsi i voti degli elettori di sinistra delusi dall’SDP”.
La sua collega Ivona Milinović, esattamente come successo durante il question time di sette giorni fa, è tornata a puntare il dito contro il bilinguismo, riducendolo questa volta a merce di scambio con il partito di Danko Švorinić.
“Voglio ricordare al sindaco che soltanto alcuni mesi fa in una conferenza stampa aveva affermato che durante il suo mandato all’entrata in città non sarebbe mai capeggiata la scritta Fiume. Ebbene, ora in cambio dell’appoggio della Lista per Fiume si è rimangiato la parola. Ricordo inoltre che il ripristino dei vecchi toponimi costerà ai contribuenti un milione e mezzo di kune, mentre tempo fa la nostra proposta di raddoppiare i sussidi per i neonati è stata bocciata”, ha concluso la Milinović.

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