Fiume. Asili cittadini in sciopero dopo le richieste respinte?

La Città ha respinto la richiesta di un allineamento delle paghe con quelle dei dipendenti nelle scuole elementari. Pronta la risposta del vicesindaco Sandra Krpan

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Fiume. Asili cittadini in sciopero dopo le richieste respinte?

“Dopo il fallimento delle trattative inerenti alle modifiche del contratto collettivo tra il Sindacato dell’istruzione, dei media e della cultura (SOMK) e la Città di Fiume, si sono concretizzati anche i presupposti giuridici per organizzare uno sciopero dei dipendenti negli asili cittadini”. Un tanto si evince da un comunicato relativo alla questione, inviato ieri dall’organo sindacale. Viene spiegato che è da ormai cinque anni che il Sindacato, nelle trattative con il datore di lavoro, sta insistendo sull’allineamento degli stipendi con quelli dei dipendenti nelle scuole elementari. Il datore di lavoro avrebbe, però, fatto sempre orecchie da mercante respingendo puntualmente le richieste del Sindacato, ovvero un aumento della paga di base dalle 5.211 alle 6.044 kune e del coefficiente del 6 per cento per i dipendenti degli enti prescolari Rijeka, More e Sušak.

 

“In un periodo in cui il profilo di educatore è carente sul mercato del lavoro e le persone vanno a lavorare in altre località dove lo stipendio è migliore, è impossibile mantenere un’attività educativo-istruttiva di qualità. Ciò è stato accentuato dalla pandemia, perché gli asili non hanno mai chiuso i battenti, non esistono i modelli A, B o C come nelle scuole. Rattrista che la Città di Fiume non riesca a riconoscere la realtà. I dipendenti si sono stufati di tacere e aspettare, per cui hanno deciso di ottenere quanto richiesto indicendo lo sciopero”, recita il comunicato firmato dalla presidente e dalla vicepresidente del Sindacato, rispettivamente Božica Žilić e Ingrid Čavić.

Sandra Krpan

Krpan: «Ci vuole del tempo»

Informati sulla faccenda, i vertici cittadini non hanno tardato a fornire una risposta con ampie motivazioni. Il vicesindaco Sandra Krpan ha precisato che il contratto collettivo dei dipendenti negli asili scade il 1º gennaio 2023 e che finora è stato modificato diverse volte per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Le richieste attuali del Sindacato, ovvero l’aumento dello stipendio a partire dal 1º gennaio di quest’anno significherebbero per il Bilancio cittadino ulteriori 9 milioni di kune su base annua. Siccome nel dicembre scorso il Bilancio era già stato approvato, non è stato possibile accogliere pienamente la proposta del Sindacato. “Abbiamo chiesto, pertanto, un po’ di pazienza e un po’ di tempo offrendo un aumento della paga base del 7 p.c. a partire dal 1º luglio 2022, ovvero dopo l’approvazione del rapporto semestrale sulla realizzazione del Bilancio. Per l’aumento proposto verrebbero assicurati 4,1 milioni di kune. Le trattative potrebbero proseguire subito dopo e le richieste del Sindacato potrebbero venire accolte in conformità con le possibilità finanziarie, venendo inserite nel Bilancio 2023”, si legge nella risposta della Città firmata dal vicesindaco Krpan.

“Per accogliere le richieste sindacali, abbiamo bisogno di altri sei mesi. Siamo consapevoli delle condizioni in cui versano i dipendenti degli asili. Abbiamo valutato pure la possibilità di aumentare i prezzi per i genitori, ma poi abbiamo rinunciato a quest’ipotesi. L’intento della Città, quale fondatore degli asili, è di riprendere le trattative al più presto e di accogliere le richieste sindacali, ma ci vuole del tempo per farlo”, conclude il vicesindaco.

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