Castua: i pregiudizi sono inaccettabili

Un questionario distribuito agli alunni della SE «Milan Brozović» durante l’ora di religione ha alzato un polverone

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Castua: i pregiudizi sono inaccettabili

Non si placano le polemiche sul controverso questionario distribuito ai ragazzi delle ottave classi della Scuola elementare “Milan Brozović” di Castua dall’insegnante di religione, nel quale veniva loro richiesto di esprimere le loro preferenze sulle persone accanto alle quali si sarebbero seduti a bordo di un ipotetico treno. I ragazzi potevano scegliere tra un omosessuale, un militare serbo della Bosnia, una prostituta, un tycoon croato, una donna africana, un Rom appena uscito dal carcere, uno specialista per l’aborto, un’attrice turca, un hacker, un artista affetto da Aids, un anziano sacerdote con una Bibbia in mano e via dicendo. Gli adolescenti hanno dovuto scegliere tra le opzioni proposte tre persone con le quali avrebbero voluto fare il viaggio e tre con le quali non avrebbero voluto condividere lo stesso scompartimento.

 

L’esercizio ha alzato subito un polverone sui social e ben presto si sono fatti sentire anche i politici locali.

Polverone sui social
A criticare l’operato dell’insegnante sono intervenuti il sindaco di Castua, Matej Mostarac, che ha espresso tutta la sua indignazione per un testo “intollerante e pieno di pregiudizi”, mentre il vicesindaco di Fiume, Marko Filipović, in un comunicato ha voluto sottolineare che “questo caso dimostra quanto sia necessario sostenere l’educazione civica nelle scuole. È lì che tali argomenti vengono trattati da esperti nel campo, non da insegnanti di religione”.

Molto più misurata la risposta della direttrice della scuola elementare di Castua, Sandra Krpan – tra l’altro vicepresidente dell’SDP fiumano e membro del Consiglio cittadino di Fiume, nonché, candidata vice di Marko Filipović in corsa per la poltrona di sindaco di Fiume -, la quale ha dichiarato che non lo definirebbe uno scandalo.

“Ho parlato con l’insegnante di religione che mi ha assicurata che il questionario era un esercizio con il quale desiderava insegnare ai quattordicenni a non sottostare ai pregiudizi verso persone di colore, professione, religione o genere diverso”.

Questionario decontestualizzato
L’insegnante ha estrapolato il questionario dalla pagina 80 del manuale “Education Pack/All different – All Equal”, edito dal Consiglio europeo e consultabile in Rete, adeguandolo alle specificità della società croata. “Noi come scuola sosteniamo la diversità, la tolleranza e se ci sono stati messaggi errati con questo questionario, indagheremo ulteriormente. Affermo che non abbiamo ricevuto alcun riscontro negativo da parte dei genitori”, ha sottolineato la direttrice.

Al riguardo, un comunicato è stato divulgato pure dall’Arcidiocesi di Fiume, che nomina gli insegnanti di religione nelle scuole a livello locale.

“Dopo un colloquio con l’insegnante e dopo aver esaminato il materiale usato, è evidente che c’è stato un frainteso e l’esercizio è stato decontestualizzato. I questionari usati fanno parte di una lezione il cui obiettivo è abbattere i pregiudizi e sviluppare nei giovani la consapevolezza del rispetto delle diversità tra le genti”.

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