Carenza di medici di famiglia, Abbazia offre alloggio e non solo

Temi interessanti al «question time» del Consiglio cittadino. Tante le domande

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Carenza di medici di famiglia, Abbazia offre alloggio e non solo
Tante le domande rivolte al sindaco. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

L’ora iniziale della sessione del Consiglio cittadino è dedicata ai temi d’attualità, proposti dai consiglieri attraverso le interrogazioni. Đeni Hrvatin (SDP) ha sottolineato un problema di grande attualità, quello degli orari ridotti dell’ambulatorio nella frazione di Poljane. La domanda è stata rivolta al sindaco Fernando Kirigin, che ha risposto: “Veniva annunciato che l’ambulatorio sarebbe rimasto aperto soltanto due giorni alla settimana. Per una settimana è stato effettivamente così. Molti dei medici di famiglia hanno scelto il percorso della specializzazione e altri sono andati in pensione. C’è carenza di personale. C’è il rischio molto serio che le cose possano peggiorare ulteriormente. Ho parlato con la direttrice della Casa della salute e ho proposto qualcosa di unico nella nostra Regione. La Città di Abbazia intende offrire a un medico interessato di venire lavorare qui, per uno stipendio stimolante e con l’utilizzo di un alloggio messo a disposizione dalla municipalità. La tutela della salute deve essere al primo posto. Siamo i primi a proporlo, pionieri nella ricerca di soluzioni. Abbiamo ospitato tre medici giunti dalla Slavonia e con una persona stiamo negoziando intensamente. Il presidente della Regione ha incontrato di recente tutti i sindaci ponendo la questione che è comune a tutti, particolarmente seria nel Gorski kotar e sulle isole. Non ne siamo immuni nemmeno noi. Purtroppo, la decisione di andare in pensione non viene anticipata da un preavviso e quindi ci ritroviamo a dover affrontare delle emergenze. Non è compito nostro occuparci di questa materia, ma vogliamo essere i precursori “.

«Dora» torna ad Abbazia nel 2025
Per diversi anni Abbazia ha ospitato la rassegna canora “Dora”, concorso per la canzone che partecipa all’Eurovision song contest. Quest’anno, come ha constatato la stessa consigliera Hrvatin, tutto si è svolto a Zagabria. Kirigin ha spiegato: “L’HRT quest’anno affronta delle spese legate ai diritti televisivi relativi a grandi eventi sportivi e per questo motivo ha scelto di organizzare tutto nei loro studi. Non posso esserne sicuro, ma per come stanno le cose ora, sono convinto che nel 2025 ospiteremo la rassegna ad Abbazia”.
Domagoj Tramontana, lista civica dell’ex sindaco Ivo Dujmić, ha chiesto a che punto si è giunti con le trattative per la firma del contratto collettivo con i dipendenti degli asili: “È vero che il personale tecnico percepisce uno stipendio lordo di 770 euro? È possibile che una città come Abbazia possa arrivare a umiliare fino a questo punto le persone che preparano i pasti per i bambini negli asili? Allo stesso tempo gli altri diritti materiali sono inferiori rispetto a quelli dei dipendenti nell’amministrazione cittadina”. Il sindaco Kirigin ha detto che Tramontana dispone di informazioni sbagliate o incomplete, aggiungendo: “Il Contratto collettivo è pronto, ormai prossimo alla firma. Già con la prossima paga ci saranno dei miglioramenti. Le paghe, per intenderci, sono basse per tutti. Lo scorso anno abbiamo aumentato la base di calcolo del 10 per cento e quest’anno abbiamo fatto altrettanto. Tutti richiedono la correzione della base per il calcolo e stiamo trattando con i sindacati. Mi impegnerò affinché rimangano tutti dove sono perché sono tutti profili professionali carenti”.

«Hubbazia» va a pezzi
L’incubatrice d’impresa Hubbazia è ospitata a Villa Antonio e occupa dei locali che versano in condizioni poco rassicuranti. A tale proposito il consigliere Kristian Tončić ha chiesto al sindaco cosa stia succedendo. “Noi l’abbiamo inaugurata. La struttura era stata costruita secondo modalità e con materiali che ora ci impongono di dover provvedere al risanamento della pavimentazione, inadatta per locali nei seminterrati. C’è una situazione analoga nella sede dell’Associazione dei disabili. I politici che ci hanno preceduto insistettero su certi materiali invece di utilizzare la pavimentazione in ceramica. Si sono avuti danni seri che, spero, non determineranno la chiusura dei locali”.

Iva Mihovilić, nuova direttrice
Iva Mihovilić, facente funzioni dall’inizio dell’anno, sarà la direttrice della Biblioteca e della sala di lettura “Viktor Car Emin” nei prossimi quattro anni. Subentra a Suzana Šturm-Kržić, a capo dell’istituzione per molti anni e che alla fine del 2023 ha maturato le condizioni per il pensionamento. Successivamente il Consiglio direttivo dell’istituzione ha provveduto a pubblicare il bando per nominare il nuovo direttore o direttrice. I pretendenti sono stati due, entrambi con tutte le carte in regola. Tra i due candidati è stata scelta Iva Mihovilić il cui programma per i prossimi quattro anni, l’esperienza in questo settore e il lavoro svolto finora hanno fatto la differenza. Il Consiglio di gestione ha deciso all’unanimità chi proporre al Consiglio cittadino che ieri, pure in modo unanime, ha accolto la proposta.

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