La Comunità degli Italiani di Pola ha chiuso l’anno 2023 con ricavi pari a 220mila euro e spese complessive di 230mila euro, sennonché, sommati gli avanzi trasferiti “per precauzione” di anno in anno, le attività non finanziarie, le immobilizzazioni, gli investimenti in macchine, software, attrezzi e altro, ne deriva un’eccedenza di 10.242,39 euro da impegnarsi per gli stipendi del primo trimestre, fino al versamento della prima tranche del cosiddetto supporto istituzionale erogato dalla Città di Pola. La situazione finanziaria di via Carrara è stata discussa e approvata dall’Assemblea della Comunità degli Italiani di Pola in risposta alle argomentazioni fornite dalla presidente della Giunta esecutiva Tamara Brussich, che per esprimere un giudizio netto e schietto si è espressa con parole di facile comprensione: “Non siamo ricchi, questo è certo, per cui non possiamo permetterci spese eccessive. D’altro canto non siamo nemmeno poverelli: non abbiamo né debiti né crediti e siamo in grado di rispondere alle proprie necessità quotidiane. Ce l’abbiamo fatta anche in mancanza degli introiti prima derivanti dall’accoglienza riservata in estate al Pola Film Festival, uno smacco subito, ma superato con agilità. Piuttosto, il 2024 è l’ultimo anno dell’accordo triennale tra la Comunità e la Città di Pola, a significare che i finanziamenti diventano nuovamente oggetto di dibattito. In altre parole, per quest’anno siamo coperti, ma per i prossimi bisognerà fare opera di convincimento…”. Questo, in estrema sintesi, il ragionamento della presidente. Il conto consuntivo è stato approvato dai consiglieri all’unanimità.
Benemerenze cittadine
Tra gli argomenti trattati anche eventuali proposte di candidatura alle benemerenze della Città di Pola, essendo il bando in scadenza il 15 marzo. Vito Paoletić nel duplice ruolo di consigliere cittadino e comunitario ha sollecitato i colleghi a esprimersi per questioni di presenza e partecipazione, ma anche perché la Città si aspetta un contributo in questo senso. La risposta della presidente è stata secca: non se la sente più di azzardare alcuna proposta concreta dopo lo smacco subito nel 2022 da Nelida Milani, che a stento era riuscita a convincere di accettare la candidatura. Alla fine il Premio era stato assegnato all’architetto e storico di architettura Attilio Krizmanić, mentre la proposta di via Cararra è rimasta in sala d’attesa e “nessuno vuole essere riciclato”. I consiglieri hanno tuttavia concluso che un rifiuto, benché indigesto, non deve scoraggiare la Comunità a continuare a proporre i propri esponenti di spicco alle benemerenze municipali. Si è concluso che si sarebbero fatte delle ipotesi e deciso di conseguenza.
Riportare il coretto in sede
Piccolo inconveniente da risolvere: il coro di voci bianche diretto da Edna Jurcan Strenja, fuggiasco dalla SAC “Lino Mariani” per “incompatibilità di vedute” con la presidenza, avrebbe deciso di togliere il disturbo e trasferirsi al Centro sociale Rojc per proseguire sulla sua strada in maniera autonoma. I consiglieri Paoletić, Bratolich Šljukić e Žudić Geromella ritengono invece necessario riportare il coro in Comunità, “dove è nato prima ancora di passare sotto l’egida della ‘Mariani’”, svincolandolo dall’obbligo di servire da sezione della SAC. Saranno dunque presi provvedimenti in questo senso. Seduta stante, il presidente del Consiglio della minoranza italiana della Città di Pola, Ervino Quarantotto, ha informato i consiglieri del contributo del suo ufficio all’acquisto di attrezzi e accessori per i gruppi sportivi e le sezioni artistiche di Mosaico e Ceramica. La presidente dell’Assemblea, Debora Radolović, ha informato invece i consiglieri del contributo della CI di Pola alla partecipazione di 44 studenti della SMSI “Dante Alighieri” di Pola alla Scuola sci di Folgaria.
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