Suoni mediterranei: sul palco Elis Lovrić

La cantante albonese, divulgatrice del dialetto zacavo, alla locale CI

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Suoni mediterranei: sul palco Elis Lovrić
Cio che resta del vere Foto Kris Dassena

L’estivo di Palazzo Gravisi-Buttorai si animerà questa sera, venerdì, con le sonorità della cantante Elis Lovrić accompagnata dalla percussionista Anita Primorac. Alle ore 21, infatti, avrà luogo presso il giardino della sede della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” il terzo appuntamento della rassegna “Suoni mediterranei”. Il viaggio musicale, che intende sorvolare i confini geografici e offrire esperienze musicali contaminate da diverse culture lingue e tradizioni, dopo le sonorità partenopee con il trio Suonno d’Ajere, cui ha fatto seguito il concerto del gruppo Fanfara Station che hanno fuso elementi del Medio Oriente, Magreb, Sud Europa e Americhe, propone per l’occasione questa volta un’esperienza istriana. Sul palco salirà Elis Lovrić che, accompagnandosi alla chitarra, assieme a Anita Primorac, alla marimba e percussioni, porteranno pure canzoni nel dialetto zacavo. Come rilevano gli organizzatori, sono piccole storie istriane e sentimenti maturi, affidati al mare per migrare verso nuovi approdi. Originaria di Porto Albona, artista poliedrica, cantautrice e attrice, nel solco del successo dell’album d’esordio “Merika”, Elis Lovrić ha intrapreso la promozione internazionale del suo progetto musicale che si allarga dalle coste mediterranee a lidi esotici con sorprendenti crocevia di musiche e parole. La musicista e attrice istriana è molto energica e presente in trasmissioni radiofoniche e televisive, su vari palcoscenici, nonché spettacoli teatrali, Festival e social network. All’attivo ha diversi Cd e in varie occasioni ha confermato di essere particolarmente orgogliosa del fatto che la sua musica abbia dimostrato che lo “zacavo” si presta bene come lingua non soltanto nei brani popolari, ma anche in quelli moderni. A Elis Lovrić va tra l’altro attribuito anche il merito di aver sollevato la necessità, negli anni scorsi, di avviare la procedura per l’inserimento dello zacavo nella lista dei beni culturali protetti della Croazia, riconoscimento arrivato alla Città di Albona nel novembre 2019.

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