Promuovere lingua e cultura italiane

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Promuovere lingua e cultura italiane

ANCARANO| Primo incontro elettorale martedì sera per Maurizio Tremul e Bruno Orlando, candidati al seggio riservato alla Comunità Nazionale Italiana presso il Parlamento di Lubiana. Si sono presentati congiuntamente agli appartenenti della CI di Ancarano, nella sede del sodalizio. Ambedue hanno illustrato brevemente la propria preparazione, le esperienze acquisite e i punti salienti dei rispettivi programmi.
Tremul ha ricordato il suo lungo lavoro, di oltre 26 anni, ai vertici dell’Unione Italiana. Dopo aver sentito il parere della famiglia e dei suoi collaboratori, ha maturato la scelta di mettere al servizio della CNI le proprie conoscenze anche come deputato al Parlamento sloveno. Nei giorni scorsi ha avuto un giro di consultazioni con le scuole e con le altre istituzioni minoritarie per sentire desideri e aspettative. Ne è scaturito un ampio programma, che prossimamente sarà pubblicato in rete e che Tremul sintetizza in 23 punti. Parte dall’importanza di ascoltare e dialogare per poi agire, sottolinea ancora la necessità di rimanere uniti per essere più forti e si richiama al rispetto dei diritti umani e della dignità, che lo stato di diritto deve garantire.
Altri punti sottolineano l’importanza di promuovere lingua e cultura italiana, andando fieri delle nostre tradizioni e trasmettendole ai giovani, che sono il nostro futuro. Il candidato chiede l’attuazione completa del bilinguismo in tutte le sfere della vita sociale ed economica. Se eletto lavorerà per una legge quadro di tutela della Comunità Nazionale Italiana, che inglobi tutte le normative già esistenti e apra un tavolo di lavoro permanente con il governo. Le leggi vigenti intanto vanno fatte rispettare. Scendendo nel dettaglio, Tremul ha citato la legge sulla RTV di Slovenia, che andrebbe riscritta assieme alla nuova coalizione di governo, ritagliando ai programmi italiani piena autonomia. Nel suo discorso introduttivo ha sottolineato ancora l’importanza di introdurre nuovamente toponimi, odonimi e i nostri Santi. Capitoli del suo programma riguardano ancora la cultura fatta come la vogliamo noi, una scuola moderna e formativa, il sostegno dell’imprenditoria, il superamento dei confini che facilitino programmi transfrontalieri, permettendo di arginare l’emigrazione dei nostri giovani. Tremul fa appello ancora a rapporti diretti con la Nazione Madre e all’unitarietà della CNI.
Ha preso, quindi, la parola Bruno Orlando, informatico e bibliotecario presso Palazzo Manzioli a Isola. Capodistriano di nascita, da sempre attivo nella Comunità e nelle varie sezioni culturali e sportive, ha lavorato come professionista alla CAN di Isola, ricoprendo anche incarichi politici a livello comunale. Anticipando la domanda sul perché della sua candidatura, ha rilevato che a suo avviso le nostre istituzioni negli ultimi anni si siano indebolite. Il suo ruolo sarà di lavorare in continuo contatto con tutte le nostre istituzioni, con chi rappresenta i connazionali, indifferentemente dai loro nomi. Ha poi criticato la concentrazione di cariche nelle mani di pochi soggetti, come se la Comunità italiana non avesse persone capaci di ben rappresentarla. Esaminando l’impianto giuridico sloveno, intende proporre modifiche al funzionamento delle CAN, da quelle comunali alla costiera, impegnandosi affinché questi organismi si diano regole identiche per tutti, garantendo unitarietà di trattamento dei connazionali.
Orlando ha citato ancora la necessità di attirare giovani nelle comunità, educarli e prepararli ad assumere un giorno la guida delle varie istituzioni. Anch’egli ha fatto appello a non dividerci in piccoli gruppi, ma a rimanere coesi, a promuovere cultura e lingua italiane, all’attuazione del bilinguismo, a una maggiore attenzione per la cultura e per il sostegno alle giovani generazioni. Riguardo a Radio e TV Capodistria intende proporre una nuova legge che garantisca ai programmi italiani autonomia. I due candidati presentatisi ad Ancarano concordano sulla necessità di cambiare il sistema elettorale per il seggio specifico a Lubiana, introducendo il maggioritario a doppio turno. La cura degli elenchi elettorali della CNI torni, invece, ad essere affidata alle commissioni delle CAN, con criteri ben precisi per le iscrizioni. 

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