Porto, seria riforma del lavoro interinale

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Porto, seria riforma del lavoro interinale

CAPODISTRIA| Il Porto ha pubblicato nei giorni scorsi il bando di concorso per la pulizia industriale dello scalo e delle sue strutture. Come rilevato si tratta della prima selezione di nuovi partner esterni, con la quale si vuole completare l’impegno per regolare il problema dei lavoratori interinali.
Le offerte saranno raccolte sino al 19 febbraio prossimo e comprenderanno due settori distinti. Il primo è quello della pulizia nei terminal e nei vagoni dei convogli ferroviari. Il secondo, invece, riguarderà la manutenzione dei nastri trasportatori per i carichi alla rinfusa.
Il valore della commessa è stimato in 540mila euro. Le ditte che si presenteranno non possono ambire ad ambedue gli incarichi.
I loro contratti saranno stipulati per un anno e includeranno la cosiddetta “clausola sociale”, ossia la possibilità di verificare in qualsiasi momento che ai lavoratori siano stati corrisposti salari e contributi, che siano rispettati i loro diritti in base alla legge sui rapporti di lavoro per gli orari e le pause. Inoltre, sarà verificata la tutela dell’ambiente da parte degli esecutori delle mansioni previste dal bando.
Sarà questo, come specificato sempre dai dirigenti di “Luka Koper”, il terzo pilastro della riforma del lavoro interinale. Il primo ha compreso alla fine dello scorso anno l’assunzione in pianta stabile di 307 lavoratori precari, già abilitati alle varie mansioni in porto. Il secondo provvedimento ha portato a offrire collaborazione ad agenzie per il lavoro interinale, che rispettino tutte le norme di legge e di tutela dei dipendenti.
Le domande fin qui presentate sono state undici, ma la selezione non è stata ancora completata.
Nelle prossime settimane sarà regolata ancora la collaborazione con i prestatori d’opera ai terminal auto e carichi generali.

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