Maggiore sostegno all’attività culturale

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Maggiore sostegno all’attività culturale

PIRANO Nell’ambito della campagna elettorale in vista delle elezioni politiche anticipate del 3 giugno, in Casa Tartini si sono presentati mercoledì sera ai connazionali di Pirano, i candidati al seggio specifico per la CNI al Parlamento sloveno, Maurizio Tremul e Bruno Orlando. Presentati da Nadia Zigante, presidente della CAN comunale di Pirano, hanno avuto modo di illustrare i loro programmi e di rispondere alle domande dei presenti.

Tremul ha esordito riassumendo i punti salienti su cui punterà a Lubiana se eletto. La sua candidatura, ha ricordato, arriva dopo lunghi anni di lavoro al servizio della Comunità Nazionale Italiana, che sono serviti per accumulare esperienze, nozioni e allacciare rapporti di stretta collaborazione in vari ambienti. Cercherà di rilanciare l’approvazione della Legge di tutela globale della CNI, abbozzata da decenni, ma sempre rimasta bloccata alla Camera di Stato. Punterà sullo sviluppo delle scuole, delle attività imprenditoriali e soprattutto insisterà per maggiori sostegni alla cultura. Riguardo alla RTV di Capodistria ha posto in risalto il fatto che la posizione dei programmi italiani va risolta all’interno del servizio pubblico, ritagliando loro autonomia e soggettività.
Da deputato, Tremul porterebbe a Lubiana la voce di tutto il territorio, avrebbe cura degli interessi delle Comunità slovene nei Paesi limitrofi e sosterrebbe le istanze degli esuli. Si impegnerebbe anche in altri dibattiti, come quelli sull’infrastruttura che sono di vitale importanza per la nostra regione. Ha sottolineato la sua intenzione di rafforzare i contatti con gli elettori, tramite un ufficio di rappresentanza effettivamente funzionante e sempre aperto negli orari indicati. Si è messo a disposizione dei connazionali, rendendo pubblici tutti i suoi recapiti.
Orlando, prima di sviluppare la sua presentazione, ha voluto scusarsi con il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani (presente in sala) per le dichiarazioni rese mercoledì in conferenza stampa, quando aveva definito illegale la sua nomina nel Consiglio dei programmi RTV italiani. Dopo le opportune verifiche a posteriori, ha constatato di essere stato male informato e si è giustificato pubblicamente. Passando al programma, ha ribadito la sua decisione di candidarsi per rafforzare le istituzioni minoritarie e per migliorare il loro funzionamento. Ha ricordato il suo stretto collegamento con le Comunità degli Italiani, dove lavora ed è stato attivista sin da ragazzo. Anch’egli ha posto l’accento sull’istruzione, la tutela dei programmi radiotelevisivi italiani e la nostra cultura. Ha dedicato un passo della sua esposizione ai giovani, alla loro scarsa inclusione nelle istituzioni, ma anche alla poca preparazione che generalmente hanno per gestire la cosa pubblica.
Il discorso si è concentrato poi anche sulle modalità di voto per il seggio specifico, che seguono le regole del complesso e poco conosciuto sistema Borda. Agli elettori viene chiesto, questa volta, di fare una graduatoria tra i tre candidati, scrivendo un numero davanti al loro nome, ma come spiegato da Andrea Bartole della CAN costiera e della Commissione elettorale di circoscrizione, saranno ritenute valide anche le schede riportanti una sola preferenza. Ambedue i candidati si sono detti convinti che il sistema elettorale da introdurre sia il maggioritario a doppio turno.
Le domande dei presenti hanno portato a parlare dell’accumulo di cariche e l’appunto è stato fatto a Tremul. Il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana ha rilevato che oltre a questo incarico, ha ancora, ma soltanto per pochi giorni, quello di consigliere presso la RTV di Slovenia. Se eletto deputato dovrà dimettersi per incompatibilità e nel caso non fosse scelto interpreterà il voto come una mozione di sfiducia anche per questo lavoro che sta svolgendo alla Radiotelevisione. Tutti gli altri impegni, di cui riferisce in rete, derivano da questi due incarichi, come partecipare a riunioni, commissioni e comitati dei vari organismi. Orlando è stato contestato per il suo appunto sulla scarsa preparazione dei giovani e per il fatto che non dovrebbero assumere incarichi importanti troppo presto. (gk)

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