L’Istria in tavola, piatti tipici e innovazioni

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L’Istria in tavola, piatti tipici e innovazioni
I visitatori sabato in piazza Ukmar. Foto: Gianni Katonar

Sabato all’insegna della gastronomia in piazza Ukmar per i capodistriani e i numerosi ospiti accorsi dalle regioni contermini. Gli organizzatori hanno unito la tradizionale rassegna annuale dei dolci con l’ultimo appuntamento riservato alle innovazioni in cucina, attribuendo all’insieme il nome di “Altroché Dolce Istria”. Su una quarantina di bancarelle hanno trovato posto così pietanze per un pranzo completo all’aria aperta. I primi e i secondi piatti sono rimasti da una parte fedeli alle tradizioni, proponendo specialità a base di calamari, seppie e pesce, ma dando sfogo alla fantasia, servendo, ad esempio, pasta con salsicce e castagne oppure le crespelle ripiene di tartufi. Molto ricercato il sushi istriano, a base di verdure nostrane, riso e gamberi. Il dolce ha oscillato dalle immancabili fritole (dai ripieni più svariati) ai crostoli istriani, frutto di ricette segrete e gelosamente custodite, per passare alle crostate con frutti di stagione, come i fichi. Una vera attrazione il cioccolato, usato anche come materiale per splendide sculture. A fare da punto di raccordo tra il bere e il mangiare, i dolci a base di Refosco, che poi ha fatto da protagonista tra i vini, assieme alla Malvasia. Non sono mancati la birra e i liquori di produzione artigianale, come un profumato limoncello, prodotto con agrumi rigorosamente siciliani. Ha suscitato apprezzamento la sistemazione dei tavoli e delle panchine lungo la riva e molti hanno auspicato che una simile possibilità di ritrovarsi ad un passo dal mare sia offerta ogni giorno, specialmente nelle stagioni calde. Per i più piccoli le attrattive non sono certamente mancate. Nei pressi dell’ex Capitaneria è stato allestito un mini- luna park, mentre nel parco vicino allo stabilimento balneare giocolieri, acrobati e fantasisti hanno dato vita ad applauditi spettacoli. I più coraggiosi hanno potuto cimentarsi nella preparazione dei biscotti. L’evento promosso dall’Ente comunale per il turismo e i giovani, è indubbiamente riuscito. Unico neo i prezzi, sembrati a molti troppo gonfiati, più adatti a ristoranti di un certo livello che a una sagra paesana, dove lo scopo principale doveva essere la promozione dei prodotti tipici istriani e non il guadagno ad ogni costo, pur comprendendo le spese di gestione maggiorate dall’inflazione. Un plauso va agli espositori che hanno capito l’importanza di farsi conoscere dal vasto pubblico, proponendo degustazioni a prezzi simbolici. Gli allievi della Scuola alberghiera di Isola si sono accontentati dei contributi volontari dei clienti. Una sfida anche per gli organizzatori che sabato e domenica prossimi porteranno sempre in piazza Ukmar le Giornate dell’agricoltura.

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