«Delle antichità di Capodistria»

A cura del «Combi» presentata la ristampa anastatica dell’opera di Gian Rinaldo Carli

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«Delle antichità di Capodistria»

I responsabili del Centro culturale italiano “Carlo Combi” hanno presentato ieri a Palazzo Gravisi la ristampa anastatica dell’opera “Delle antichità di Capodistria”, firmata da Gian Rinaldo Carli nel 1743 come saggio sulle origini della sua città natale. L’iniziativa rientra nell’ambito del 300.esimo della morte dell’illustre letterato ed economista capodistriano e vede la prefazione di Giuseppe Cuscito, mentre nelle vesti di editore compare la Comunità degli Italiani di Bertocchi. A fare gli onori di casa è stato il presidente della CAN di Capodistria, Fulvio Richter, che ha sottolineato l’impegno dell’istituzione che rappresenta per sostenere le iniziative che mantengono viva la storia della città e rilanciano il lavoro dei suoi figli più eruditi. Riferendosi alla ristampa ha voluto rimarcare che consente di rivivere lo spirito che animava la Capodistria dei nostri avi, attraversando le sue vie e piazze. Un cenno di saluto è stato rivolto ai giornalisti presenti in sala e agli interessati collegati in remoto via Facebook, dal vicesindaco capodistriano, Mario Steffè, nonché presidente della Comunità degli Italiani “Santorio Santorio”. Si è soffermato sulla partecipazione del sodalizio alle ampie iniziative lanciate con altre istituzioni della CNI nell’ambito del grande progetto intitolato l’Età dei lumi, che intendeva porgere un omaggio a due personaggi dell’epoca, come appunto il Carli e il compositore piranese Giuseppe Tartini. Purtroppo il Covid ha bloccato molti eventi pianificati. Conforta sapere che le ricerche e i preparativi per rilanciare convegni, mostre e cataloghi proseguono regolarmente, confidando in un 2021 più tranquillo. Steffè ha poi parlato della collocazione di Carli nella storia della città, delle sue collaborazioni con altri personaggi illustri come Girolamo Gravisi, suo coevo e cugino. Rammarico per l’impossibilità di portare a termine i progetti legati all’Età dei Lumi è stata espressa anche dal direttore del Centro “Combi”, Kristjan Knez.

Roberta Vincoletto

La ristampa anastatica presentata è figlia dell’emergenza che stiamo vivendo, poiché si è voluto pubblicarla in attesa che possano decollare anche le altre iniziative in cantiere. Ha ringraziato per l’aiuto e le sovvenzioni tutte le istituzioni culturali regionali, nonché le varie organizzazioni della Comunità Nazionale Italiana, auspicando che nel corso del 2021 sia possibile parlare dell’opera di Gian Rinaldo Carli e di altri gradi nomi dell’Illuminismo davanti ad un pubblico numeroso, che sappia apprezzare e se serve anche criticare le pubblicazioni presentate. Nell’occasione ha espresso la speranza di poter ospitare il professor Cuscito, impossibilitato ad essere a Capodistria in questa situazione d’emergenza. È stato trattenuto altrove da altri impegni anche il presidente della Comunità degli Italiani di Bertocchi, Gianfranco Vincoletto. A nome dell’editore della ristampa ha preso la parola la sua vice, Roberta Vincoletto, tra l’altro coordinatrice culturale del “Combi”. Ha riportato la soddisfazione della CI per aver potuto partecipare all’iniziativa. I connazionali di Bertocchi sono noti per la serie di eventi culturali che preparavano ogni anno, ma viste le limitazioni anti-Covid hanno aderito ben volentieri al progetto sul Carli, consci dell’importanza della cultura e di renderla accessibile al vasto pubblico.

Mario Steffè

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