Capodistria. Ex Convento dei Serviti: restauro in cinque anni

L’impegnativa opera partirà dai lavori al tetto

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Capodistria. Ex Convento dei Serviti: restauro in cinque anni

L’Università del Litorale ha ottenuto le risorse finanziarie richieste al Ministero della Cultura, per cui già entro l’anno potrebbe essere realizzata almeno la ristrutturazione del tetto dell’ex Convento dei Serviti. L’edificio rappresenta un monumento di primaria importanza sociale, di elevato valore storico e architettonico, nonché un tassello indelebile per l’identità di Capodistria. Nell’ultimo periodo ha ospitato il reparto maternità ma dopo il trasferimento all’Ospedale generale di Isola, all’incirca alla metà degli anni Novanta, la struttura è stata abbandonata all’incuria del tempo e agli atti di vandalismo. Il restauro è una delle priorità indicate dall’Ateneo che, assieme ai ricercatori del Centro di eccellenza “InnoRenew” e con l’ausilio della tecnologia moderna, ha avviato i lavori di perizia dello stato attuale dello stabile, quale base per la documentazione del progetto di riassetto. La ristrutturazione avverrà per fasi e il desiderio del rettore Klavdija Kutnar è che lo stabile, dove sarà tra l’altro trasferito il Rettorato, venga completamente rinnovato nell’arco di un quinquennio. L’investimento per il rifacimento del tetto ammonta a mezzo milione di euro, metà dei quali a carico del governo. L’anno prossimo si prevedono di effettuare, oltre ad alcuni elementi di fortificazione del restauro, anche ulteriori ricerche archeologiche. Per la terza e più ampia portata dei lavori, i vertici universitari intendono partecipare ai vari bandi europei. “Vogliamo realizzare la ristrutturazione dell’edificio”, così la Kutnar, “in armonia con il nostro lavoro di ricerca. Nell’ex Convento prevediamo di realizzare delle passeggiate virtuali in diverse fasce temporali. Al termine della ristrutturazione confidiamo d’installare un laboratorio di realtà virtuale, mentre un angolo sarà dedicato allo stile di vita sano, oltre a una sala lettura e altri ambienti che potranno ospitare vari eventi”. Negli spazi dell’Armeria, invece, una volta lasciati liberi dal Rettorato dovrebbe essere allestita una Biblioteca. La Kutnar ha precisato che le procedure saranno lunghe, poiché il solo processo per ottenere un permesso di costruzione richiederà almeno due anni. Tuttavia l’auspicio è quello di completare la ristrutturazione entro cinque anni. La rettrice ha anche menzionato le difficoltà inerenti l’apprendimento a distanza, sottolineando che non desiderano lo studio virtuale. Tuttavia, nonostante il governo abbia nel frattempo emanato alcuni provvedimenti per consentire lo studio in presenza, l’Ateneo ha deciso di continuare a svolgere le attività in forma virtuale, ad eccezione delle esercitazioni sul campo e di laboratorio poiché per i 6.100 studenti iscritti, gli ostelli mettono a disposizione soltanto 380 posti letto. “Sarebbe una fatica inutile per gli studenti dover cercare un nuovo alloggio soltanto per un breve periodo”, ha rilevato la Kutnar annunciando che l’Università del Litorale intende tornare all’insegnamento in presenza ad ottobre, con l’inizio del prossimo anno accademico.

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