Bržan e Strmčnik in sella a Capodistria e Ancarano

Elezioni. Nei quattro Comuni istriani conferma per due sindaci, ballottaggio per Markočič a Isola e addio di Zadković a Pirano

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Bržan e Strmčnik in sella a Capodistria e Ancarano
Uno dei seggi elettorali ad Ancarano. Foto: KRIS DASSENA

La lunga domenica elettorale ha restituito alla Slovenia una nuova mappa politica delle autonomie locali. Il primo dato che emerge, tutt’altro che incoraggiante, è la bassa affluenza alle urne, considerato che a livello nazionale si è rimasti al di sotto del 48 per cento. La disaffezione dell’elettorato per le questioni politiche, anche quelle che riguardano strettamente il luogo di residenza, fa preoccupare i partiti, sebbene gran parte di quelli maggiori abbia trovato modo per cantar vittoria. I Popolari, da anni forza extraparlamentare, hanno il maggior numero di sindaci nei circa 130 Comuni dove sono già stati eletti. I Democratici, principale forza d’opposizione in Parlamento, hanno ottenuto, invece, la maggioranza dei consiglieri comunali. Il Movimento Libertà del premier Robert Golob, all’esordio alle amministrative, si dice soddisfatto dei risultati ottenuti, anche in coalizione con partner molto esperti, come il sindaco di Lubiana, Zoran Jankovič eletto per l’ennesimo mandato. Nella fascia costiera due Comuni hanno già concluso le procedure elettorali, altri due, invece, chiameranno alle urne la cittadinanza il 4 dicembre per i ballottaggi. A Capodistria è stato riconfermato al primo turno con il 53,61 per cento dei voti il sindaco uscente, Aleš Bržan. Il suo principale antagonista e predecessore in Municipio, Boris Popovič non è andato oltre il 37,71%. Nel prendere atto della sconfitta, ha annunciato il suo ritiro dalla politica locale, sebbene in Consiglio comunale il suo partito “Capodistria è nostra” abbia ottenuto la maggioranza relativa con 11 seggi. Bržan con la propria lista, gli alleati del Movimento Libertà e del Partito Oljka potrà contare su 16 rispetto ai 33 complessivi. Tra loro anche la connazionale Astrid Del Ben. Avrà poi la possibilità di avviare la collaborazione anche con i tre consiglieri ai seggi specifici. È legato alla CNI pure Alan Medveš, unico consigliere eletto per la Levica. Gli isolani, invece, non hanno ancora un nuovo sindaco. Dalle urne esce un ballottaggio tra Milan Bogatič (36,53%) del Movimento Libertà e Danilo Markočič, indipendente, (25,91%), finora in carica. In Consiglio comunale varie sono le liste che si dividono i seggi disponibili. Tra i Socialdemocratici è stata eletta la connazionale Romina Kralj. Riconfermato il primo cittadino di Ancarano, Gregor Strmčnik, che però perde la comoda maggioranza che aveva in Consiglio comunale e dovrà trattare con le liste “Siamo tutti Ancarano” e Movimento Libertà per gestire la cosa pubblica adeguatamente. A Pirano si congeda dal municipio il titolare uscente, Đenio Zadkovič, giunto terzo domenica alle spalle di Gašpar Gašpar Mišič (22,46%) e Andrej Korenika (21,02%), che saranno in corsa al ballottaggio. Il Consiglio municipale sarà politicamente molto variegato, ma parlerà in buona parte italiano. Oltre ai tre consiglieri ai seggi specifici, sono legati alla Comunità nazionale ancora Manuela Rojec (Movimento Libertà), Onelio Bernetič (Oljka) e Denis Fakin (Lista Gašpar Mišič). I Consigli comunali si riuniranno per le sedute costitutive entro la fine dell’anno.

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