Bilinguismo e odonimi: valori da implementare

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Bilinguismo e odonimi: valori da implementare

Danilo Markočič, candidato dal Partito dei pensionati Desus, si è da poco insediato ufficialmente alla guida della municipalità di Isola. Laureato in scienze del turismo, vanta un master nello stesso campo e una ricca esperienza sia nel settore privato che pubblico. Ha lavorato al Comune di Isola in qualità di addetto stampa, ha poi diretto gli alberghi di Belvedere, è stato vicedirettore del Centro turistico di Lipizza, ha diretto l’Associazione turistica di Isola e prima di essere collocato a riposo ha ricoperto il ruolo di segretario presso il Ministero della Cultura sloveno. In regione è molto noto per la sua attività nell’olivicoltura, dove è presidente dell’Associazione di categoria per l’Istria settentrionale.

Non sarà un mandato facile

Già nel corso della seduta costitutiva del Consiglio comunale, Markočič ha fatto capire che non sarà un mandato facile. È notizia di pochi giorni fa, infatti, che un’azienda privata avrebbe vinto una causa contro il Comune perché quest’ultimo ne avrebbe ostacolato l’attività imprenditoriale. Una vicenda giudiziaria che si protrae da diversi anni in cui la municipalità rischia una sanzione salatissima, di circa 1.900.000 euro. “Nei prossimi giorni mi consulterò con i legali per constatare se esistono, a nostro favore, spazi di manovra. Per Isola è indubbiamente una cifra molto elevata, tant’è vero che nell’immediato futuro non potremo sostenerla”, risponde Markočič facendo inoltre sapere che questa vicenda potrebbe rappresentare un precedente per tutta la Slovenia. Restano invariati, per il momento, i punti principali del suo programma, che ha già ampiamente presentato durante la campagna elettorale. In totale sono quasi una ventina. Tra i più importanti il rinnovo dell’area “Arrigoni”, la Casa di riposo per gli anziani, gli alloggi a equo canone per i giovani, il nuovo Centro di cultura, il bilancio comunale che dovrà essere partecipativo. “Eravamo in dieci a correre per la poltrona di primo cittadino, ma i nostri programmi erano davvero molto simili: questo ci fa capire che Isola ha bisogno di una svolta per recuperare il titolo di “gazzella dell’Adriatico”. Le aree dismesse e fatiscenti, tra cui quella della “Delamaris”, della “Ruda” e “Arrigoni” rappresentano una sfida enorme. Il Comune non è proprietario, ma può incidere sui futuri contenuti. Concordo con l’idea di puntare sul turismo, peraltro già ampiamente discussa in diverse sedi, ma mi rendo conto che bisognerà trovare un ampio consenso da parte della cittadinanza”. Questa è favorevole ad attività turistiche 365 giorni all’anno, ma non alla creazione di dormitori. Non sarà dunque facile trovare un equilibrio tra le aspettative della gente e gli investitori che ovviamente punteranno ad avere un tornaconto. Turismo sostenibile, invece, per il tratto di costa Isola – Capodistria. “L’isola artificiale? Non la rinnego”, risponde Markočič, “ma è un’idea da valutare molto attentamente con gli esperti perché non è come un veicolo che si può spostare a piacere”.

Stimoli per gli investitori

Isola è in cerca di contenuti volti a stimolare l’economia perché diverse aziende sono fallite o si sono trasferite in altre zone della Slovenia, perché è più razionale e conveniente. “Dobbiamo creare condizioni stimolanti per gli investitori. Le grandi industrie non ci saranno più, ci sono invece ottime opportunità, anche di spazio, per le piccole e medie imprese”, ribadisce il primo cittadino. Una promessa che si presenta puntualmente a ogni tornata elettorale, ma sino a ora mai mantenuta, è la ristrutturazione o il rinnovo del Centro di cultura. “I fondi vanno cercati anche presso altre sedi, tra cui il governo ed è quello che intendo fare. Nel nostro programma elettorale abbiamo previsto di realizzare questo progetto entro il 2025”, spiega Markočič. Per quanto concerne i rapporti con la CNI di Isola, il neo sindaco rileva che sono ottimi e aggiunge di essere certo che lo saranno anche con i consiglieri al seggio specifico, Agnese Babič ed Enzo Scotto Di Minico. “Sono a conoscenza delle necessità volte a tutelare i diritti e a conservare l’identità storica. Mi riferisco all’attuazione del bilinguismo, che certamente presenta non poche lacune e irregolarità. Queste vanno risolte. Capisco inoltre l’importanza della toponomastica con il recupero degli antichi odonimi perché fanno parte della storia di Isola che non si può rinnegare. Lavoreremo in questa direzione, compatibilmente con le possibilità finanziarie”. 

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