A Pirano aggiunto un posto a tavola

In Casa Tartini i gruppi artistici della CI hanno arricchito le Giornate europee del patrimonio

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A Pirano aggiunto un posto a tavola

Con l’evento “Buon appetito … Aggiungi un posto a tavola” si è concluso sabato l’ampio ventaglio di appuntamenti promossi dalla Comunità Autogestita della Nazionalità e dalla Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano in occasione delle Giornate europee del patrimonio, quest’anno incentrate sul tema della gastronomia.

Esposizione di stoviglie e utensili da cucina di un tempo

Nella mattinata e nel primo pomeriggio i visitatori hanno potuto fare una passeggiata “golosa”, così l’hanno definita gli organizzatori, per le varie sale di Casa Tartini che per l’occasione sono state adibite a esposizioni interamente dedicate alla cucina e alle tradizioni nostrane. Durante la visita si sono potuti apprezzare i diversi gruppi del sodalizio, da quelli culturali come “Al tempo di Tartini”, “La Famea dei salineri” e “Voga veneta”, fino al gruppo di lavori manuali, taglio e cucito e a quelli artistici di ceramica, disegno e pittura, che si sono tutti presentati in una veste “gastronomica”.

Una rappresentanza della “Famea dei salineri”

Un’iniziativa volta non soltanto ad ammirare le creazioni che nascono in seno alla Comunità e parlare con gli attivisti, ma innanzitutto un’opportunità per avvicinarsi al patrimonio culinario e storico. In quest’ottica la giornata è iniziata nella Sala delle vedute con la presentazione intitolata “Il Settecento nel piatto”, condotta da Daniela Ipsa, accompagnata dal gruppo in costume dell’epoca tartiniana. Il pubblico ha potuto così fare un viaggio nel tempo e scoprire le consuetudini, nonché la cultura a tavola che caratterizzavano il periodo della Serenissima, come pure scoprire qualche curiosità sulle preferenze alimentari di allora e anche qualche chicca sull’illustre violinista, come il fatto che era un grande amante del cacao, bevanda allora molto pregiata. Per rinsaldare questo ponte tra Pirano e Venezia è stato ospite dell’incontro anche l’illustratore e scrittore veneziano Luigi Divari che ha parlato della cucina autentica della città lagunare, molto diversa da quella presente nell’immaginario collettivo delle persone e da quella che i ristoratori vogliono vendere come tradizionale.

Luigi Divari presenta la cucina veneziana

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