«Tomos», avviata procedura fallimentare

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«Tomos», avviata procedura fallimentare

Al Tribunale circondariale di Capodistria è stato avviato il procedimento fallimentare per la fabbrica di motocicli “Tomos”.
Su richiesta dei lavoratori, 25 in tutto, che da due mesi non percepiscono i salari, non hanno avuto il contributo ferie e nemmeno, in alcuni casi, le sovvenzioni previste dalla tutela sociale, il giudice ha riconosciuto l’insolvibilità della ditta e nominato Štefan Vern curatore fallimentare.
Entro aprile raccoglierà le richieste d’indennizzo dei creditori, tra i quali i dipendenti avranno la precedenza assoluta. Il titolare Iztok Pikl non ha risposto agli appelli del Tribunale affinchè presenti il proprio punto di vista sulla crisi e sulle possibilità di trovare soluzioni alternative al fallimento.
Il Sindacato dei metalmeccanici SKEI ha auspicato che le procedure giudiziarie siano rapide, che diano piena soddisfazione ai suoi affiliati e che agevolino un’eventuale ripresa della produzione. La “Tomos” avrebbe ancora notevole credibilità sui mercati e non mancherebbero nemmeno le ordinazioni. Il consorzio “Hidria”, che aveva rilevato il marchio “Tomos” dopo il primo fallimento del 1988, ha sottolineato che dalle ceneri della grande fabbrica, che dava lavoro a quasi tremila persone, si sono sviluppati con successo due marchi, la “Hidria Alutec” e la “Hidria Mototec”, nonché un Centro di competenze per l’automatizzazione dei processi lavorativi.
Nel 2015 aveva deciso di cedere la produzione di motocicli e ciclomotori all’ormai ex direttore, confidando nella possibilità di rilanciare la “Tomos” su vasta scala.
L’uso del brand era stato vietato nel novembre scorso per inadempienze del gestore. Il consorzio “Hidria” assicura che proverà nuovamente a individuare partner affidabili e competenti per rilanciare la storica fabbrica, fondata nel 1955.

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