Vaticano. Abete sloveno in piazza San Pietro

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Vaticano. Abete sloveno in piazza San Pietro

Arriverà da Castelli, in provincia di Teramo, centro per la ceramica fin dal XVI secolo, il Presepe che verrà allestito in piazza San Pietro per il Natale 2020. Giungerà, invece, dalla Slovenia, più esattamente dal Comune di Kočevje, il maestoso abete rosso o peccio (Picea abies) dell’altezza di 28 metri e del diametro di 70 centimetri a terra. Lo rende noto il Governatorato vaticano. Quest’anno ancor di più del solito, l’allestimento del tradizionale spazio dedicato al Natale in piazza San Pietro vuole essere un segno di speranza e di fiducia per il mondo intero, sottolinea il comunicato. Vuole esprimere la certezza che Gesù viene in mezzo al suo popolo per salvarlo e consolarlo. Un messaggio importate in questo tempo difficile a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
La tradizionale inaugurazione del Presepe e l’illuminazione dell’albero di Natale, si terranno, pur con le limitazioni imposte dalla pandemia l’11 dicembre, alle ore 16.30. La cerimonia sarà presieduta dal cardinale Giuseppe Bertello e dal vescovo Fernando Vérgez Alzaga, rispettivamente presidente e segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Lo stesso giorno, nella mattinata, le delegazioni di Castelli e di Kočevje saranno ricevute da Papa Francesco.
Il peccio si è diffuso largamente in Slovenia nella seconda metà del XVIII secolo e rappresenta più del 30 p.c. delle risorse forestali ed è la specie arborea più importante dal punto di vista economico. Fin dai tempi antichi, si legge nel comunicato del Governatorato, è simbolo di fertilità e nella tradizione popolare viene usato spesso in occasione di cerimonie come per la festa del primo maggio o per le solennità natalizie. Nella Carniola Bianca (Bela Krajina), per la festa di San Giorgio era tradizione portare in processione un peccio, decorticato e decorato con fiori e stoffe. Il Presepe monumentale di Castelli è formato da statue di ceramica a grandezza maggiore del naturale. Rappresenta non solo un simbolo culturale per l’intero Abruzzo, ma è considerato anche un oggetto di arte contemporanea che affonda le sue radici nella tradizionale lavorazione della ceramica castellana. Si tratta di un’opera realizzata dagli alunni e dai docenti dell’Istituto d’arte “F.A. Grue”, attuale liceo artistico statale per il design, che, nel decennio 1965-1975, dedicò l’attività didattica al tema natalizio. L’albero e il Presepe rimarranno esposti fino alla conclusione del Tempo di Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 10 gennaio 2021.

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