Turismo, il mezzo flop impone di scommettere sulla qualità

Cappelli conferma: a luglio calo delle presenze dal 3 al 4 per cento

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Turismo, il mezzo flop impone di scommettere sulla qualità

UMAGO | Anche dai dati ufficiali e non soltanto dalle dichiarazioni sconsolate degli affittacamere privati che si ritrovano a mani vuote emerge che l’industria dell’ospitalità nel suo complesso quest’anno è ben lungi dal ripetere gli exploit degli ultimi anni. Nelle prime tre settimane del mese di luglio in Croazia si registra infatti un numero di vacanzieri inferiore del 3-4 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A rilevarlo è stato il ministro del Turismo, Gari Cappelli che, assieme al premier Andrej Plenković e ad altri esponenti dell’Esecutivo, ha soggiornato a Umago per assistere al tradizionale torneo estivo di tennis. Secondo Cappelli la riduzione contenuta del numero dei villeggianti non rappresenta un problema di rilievo. Semplicemente da questo dato, sempre secondo il ministro, scaturisce un monito sulla necessità di elevare la qualità dell’offerta, in primo luogo degli alloggi privati a tre stelle. Gli appartamenti e le ville con 4 e 5 stelle difatti non scarseggiano in quanto a turisti, per cui negli anni a venire chi vorrà sopravvivere sul mercato dovrà necessariamente imboccare la strada della qualità.

Buoni i risultati complessivi

A piangere lacrime amare non è soltanto una parte degli affittacamere in Croazia. Tutta l’Europa, ha sottolineano il ministro, si ritrova a dover fare i conti con il cambiamento dei flussi turistici dovuto alle cattive condizioni atmosferiche e a un approccio diverso al turismo. La Croazia in quest’ambito non se la passa neanche tanto male. Infatti nonostante il mezzo flop di luglio i dati complessivi sull’andamento turistico finora, almeno secondo Gari Cappelli, sono tutt’altro che deludenti. Nell’insieme si registra un aumento del 4 per cento del numero degli arrivi e dell’1 per cento delle giornate vacanza.
Il governo – ha assicurato il ministro – ha un’idea chiara sulla direzione che il turismo croato deve imboccare negli anni a venire. E questa strada è ovviamente quella della qualità alla luce proprio del fatto che gli alberghi, i campeggi e anche gli affittacamere privati che possono vantare 4 o 5 stelle hanno ben pochi posti letto liberi. Anche in Istria molti affittacamere privati quest’anno piangono lacrime amare. Si ritrovano con parecchi posti letto vuoti, anche in seguito all’aumento dell’offerta. Negli ultimi tempi infatti sono stati immessi sul mercato migliaia di nuovi appartamenti e di ville: troppi a fronte del calo seppur lieve del numero dei turisti.

Limite massimo di sviluppo

Il ministro ha comunque esortato a non lasciarsi prendere dallo scoramento, in quanto, in fin dei conti attualmente abbiamo lo stesso numero di vacanzieri come due anni fa. La Croazia, in altri termini, è giunta al livello dei 200mila turisti e questo rappresenta il suo limite massimo, anche alla luce del livello di sviluppo delle infrastrutture nei centri urbani. L’indicazione di rotta, ha ribadito il ministro, è pertanto chiara: non scommettere sui numeri, ma sulla qualità.
In quest’ambito anche la pubblicità, il marketing sul mercato internazionale giocano un ruolo molto importante. I successi registrati lo scorso anno dalla nazionale di calcio ai Campionati del mondo, ad esempio, non sono passati inosservati, anzi sono stati “enormi”, come ha rilevato lo stesso Cappelli.

Il boom dei tedeschi

Difatti è aumentato il flusso dei vacanzieri dagli Stati Uniti, dalla Cina e dalla Germania. In quest’ultimo caso si credeva di avere già toccato il record. Invece si è rimasti piacevolmente sorpresi. Il numero dei villeggianti tedeschi attualmente è superiore del 2 per cento rispetto allo scorso anno, mentre le previsioni erano di un calo del 5-6 per cento. Tanto per fare un esempio, una destinazione tipica del turismo tedesco, come Palma de Mallorca in questo momento segnala un calo delle presenze di vacanzieri provenienti dalla Germania pari all’8 per cento.

L’attrazione umaghese

Nel corso del suo soggiorno a Umago, nemmeno il Andrej Plenković ha potuto fare a meno di parlare del turismo, sottolineando l’importanza che rivestono i successi sportivi in questo ambito. “Lo sport è una delle nostre perle e pertanto assieme al Ministero del Turismo e alla Comunità turistica nazionale, ci impegniamo per fare in modo che ogni grande evento sportivo ed ogni successo vengano utilizzati a fini promozionali”, ovvero a vantaggio di tutto il Paese e della sua industria dell’ospitalità, ha rilevato Andrej Plenković. In questo contesto il torneo di Umago rappresenta “un’autentica attrazione” con ricadute positive su tutto il turismo nazionale. In altre parole il torneo è un evento di prim’ordine non soltanto dall’ottica sportiva, ma anche da quella turistica, sociale e gastronomica.
Che non sia il caso di lasciarsi trascinare dallo scoramento per il mezzo flop degli inizi di luglio, lo confermano anche le file registrate in questo fine settimana ai valichi di frontiera, sulle autostrade e negli scali traghetto per le isole. Per tutta la giornata di ieri e anche sabato l’autostrada in direzione della Dalmazia è stata molto trafficata. Lunghi incolonnamenti sono stati registrati sull’Ipsilon istriana in direzione dei valichi di confine di Castelvenere e Plovania, con tempi d’attesa non indifferenti per varcare la frontiera croato-slovena. Code anche ai caselli autostradali di Lučko all’altezza di Zagabria.

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