Quarnero. Turismo, una bassa stagione da record

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Quarnero. Turismo, una bassa stagione da record

Seppur non ancora terminata, rimarrà una stagione turistica da ricordare. Secondo i dati ufficiali del sistema eVisitor, a ottobre nel Quarnero sono stati registrati poco più di 100mila arrivi e 382mila pernottamenti, ovvero il 72% dei pernottamenti realizzati nell’annata 2019.
”La bassa stagione, ovvero settembre e ottobre – come riferito da Irena Peršić Živadinov, direttrice dell’Ente per il turismo del Quarnero – ha registrato 2,5 milioni di pernottamenti. Il Quarnero è stato visitato soltanto dal 9% di turisti in meno rispetto allo stesso periodo di due anni addietro. Un ottimo risultato per quanto riguarda il numero dei pernottamenti è stato registrato dei campeggi con il 27 per cento in più rispetto all’ottobre del 2019 e ben il 268 p.c. in più dell’anno scorso. Pure gli appartamenti privati si sono dimostrati “un asso nella manica” e hanno raggiunto lo stesso numero di pernottamenti di due anni fa. Nella bassa stagione il maggior numero di pernottamenti è stato registrato dalle strutture ricettive di massima categoria. Gli ospiti richiedono la qualità e sono disposti a pagare un prezzo leggermente più alto per ottenere servizi a livelli più alti. Ma non si tratta solo del pernottamento, ma di tutta l’offerta di qualità nel settore turistico, dalla gastronomia che, grazie agli investimenti a lungo termine ha portato a risultati al di sopra delle aspettative, al settore vinicolo e ai nostri viticoltori che hanno segnato un’ottima offerta enologica sulla carta europea”.
Non potevano mancare le varie manifestazioni sportive, culturali e d’intrattenimento, tutto questo ha attirato un numero sempre maggiore di interessati ai vari avvenimenti, oppure il settore sanitario con ottime cliniche e Thallassotherapie nelle quali spesso e volentieri vengono curati noti sportivi professionisti e che oggi offrono programmi di recupero post-Covid preparati appositamente.
Per quanto riguarda la configurazione territoriale, il numero maggiore di ospiti è arrivato dalla Germania e hanno realizzato 130mila pernottamenti, che è più del 200% rispetto allo scorso anno e l’81% rispetto al 2019. Gli ospiti austriaci sono al secondo posto con oltre 58mila pernottamenti, il 600% in più rispetto allo scorso anno e l’87% rispetto a ottobre 2019. Al terzo posto con quasi 40mila pernottamenti ci sono gli ospiti dalla Slovenia. Segnalato un grande rientro dei turisti italiani, che nella stagione bassa sono ritornati sulle sponde del Quarnero registrando un numero sempre più alto di pernottamenti. Di seguito troviamo i turisti cechi, polacchi e russi. La maggior parte degli ospiti ottobrini è arrivata tramite le gite organizzate dai tour operator, un ritorno alla grande delle compagnie turistiche che nella stagione bassa hanno sempre portato un numero significativo di ospiti nella nostra Regione.

Il Gorski kotar diventa sempre più interessante per i turisti. Foto: Željko Jerneić

Le microregioni che hanno registrato il maggior numero di visite in ottobre sono il Gorski kotar con il 98 per cento dei pernottamenti, le isole di Cherso e Lussino con il 97 p.c. e l’area della Città di Fiume con l’86 per cento di pernottamenti in rapporto all’ottobre 2019.
A livello annuale nell’area del Quarnero sono stati realizzati un totale di 2,2 milioni di arrivi e 14,9 milioni di pernottamenti, ovvero il 79% del totale dei pernottamenti dello stesso periodo del 2019 e il 38% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Parlando della microregione, spicca sempre il Gorski kotar dove è stato realizzato quasi lo stesso numero di pernottamenti del 2019 e del 2018. Dati gli ottimi risultati turistici, ottenuti dall’inizio dell’anno, questa zona ha iniziato a svilupparsi lentamente e trasformarsi in una destinazione per tutto l’anno, soprattutto quando si tratta di ospiti nostrani che rimangono al centro dell’attenzione nel periodo invernale e nella prossima stagione sciistica.

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