Piattaforma di Crimea. Croazia e Stati Uniti sono dalla parte giusta

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Piattaforma di Crimea. Croazia e Stati Uniti sono dalla parte giusta
Nancy Pelosi e Gordan Jandroković

La capitale croata è al centro in questi giorni degli sforzi diplomatici per aiutare l’Ucraina a fronteggiare l’invasione russa e a giungere a una pace giusta che faccia salvi i suoi interessi e la sua integrità territoriale. Si terrà infatti domani a Zagabria il primo vertice parlamentare della Piattaforma di Crimea, un’iniziativa diplomatica lanciata anni fa dall’Ucraina, progettata per essere un meccanismo di coordinamento internazionale per riportare la questione della Crimea nell’agenda internazionale e facilitare il ritorno del controllo di Kiev sulla penisola. Nel frattempo però la guerra scatenata dalla Russia il 24 febbraio scorso ha portato all’occupazione di altri territori, ad altro spargimento di sangue, per cui la Piattaforma di Crimea ha assunto una valenza ancora maggiore negli sforzi per far trionfare la libertà e la democrazia. Il vertice zagabrese si concluderà con una dichiarazione congiunta con la quale sarà sicuramente lanciato un forte segnale di sostegno all’Ucraina e alla sua lotta per fronteggiare l’invasione russa e facilitare la reintegrazione della penisola e degli altri territori occupati.
Una capitale blindata
Il primo vertice parlamentare della Piattaforma di Crimea sarà il maggiore evento internazionale nella storia del Sabor. A Zagabria, che in questi giorni è una città blindata, con le misure di sicurezza inasprite al massimo livello e con gli inevitabili disagi che questo comporta per i cittadini della capitale, sono arrivate 42 delegazioni di 33 Paesi. Undici Stati hanno confermato che parteciperanno al summit in videocollegamento.
È arrivata per partecipare di persona al vertice anche Nancy Pelosi, leader della Camera dei rappresentanti statunitense, che già oggi è stata ricevuta dal premier Andrej Plenković e dal presidente del Sabor Gordan Jandroković. Ad aprile ufficialmente il summit saranno domani Jandroković e il suo omologo ucraino, il presidente della Suprema Rada Ruslan Stefanchuk. Ai partecipanti del vertice si rivolgerà in videocollegamento il Presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.
Già oggi però, come rilevato, Zagabria è stata al centro di numerosi incontri e iniziative di alto livello con un unico comune denominatore: una pace giusta. Il premier Andrej Plenković ha inaugurato oggi solennemente, assieme al presidente della Suprema Rada Ruslan Stefanchuk e al sindaco della capitale Tomislav Tomašević, la Casa ucraina a Zagabria. Plenković ha ribadito che la Croazia non è né neutrale né non allineata nei confronti del conflitto in Ucraina e intende rimanere a fianco di Kiev, quindi “dalla parte giusta della storia e dei principi morali”. Il summit della Piattaforma di Crimea a Zagabria, ha evidenziato il premier, vuole essere “un segno dell’appoggio convinto della Croazia all’Ucraina, vittima dell’aggressione russa”. Il governo croato, ha aggiunto Plenković, “dispone di informazioni e di raziocinio”. Il richiamo al raziocinio, al fatto che la Croazia non è un Paese non allineato chiaramente si configura come un messaggio, come un’ulteriore presa di distanza dalle posizioni espresse dal Presidente della Repubblica Zoran Milanović che aveva manifestato a dir poco perplessità nei confronti dell’addestramento di militari ucraini sul suolo croato.
Alleato chiave e leader regionale
Inutile dire che il vero nome di richiamo del vertice zagabrese è Nancy Pelosi, leader della Camera dei rappresentanti statunitense, la più alta funzionaria americana a visitare la Croazia dal 2015, anno in cui arrivò a Zagabria l’allora vicepresidente Joe Biden. “Il summit in Croazia – un Paese che è un alleato chiave degli Stati Uniti, leader regionale e partner nella NATO – giunge nel momento giusto ed è importante”, ha dichiarato Nancy Pelosi, ribadendo che al vertice parlamentare della Piattaforma di Crimea gli Stati Uniti e i loro alleati dimostreranno nuovamente la loro solidarietà all’Ucraina.
Si vuole sconfiggere Mosca
Dopo l’ncontro con il presidente del Sabor Gordan Jandroković, Nancy Pelosi ha ringraziato la Croazia per aver messo a disposizione dell’Ucraina le proprie esperienze, rilevando di essere stata per la prima volta a Zagabria negli anni Novanta e di essere stata testimone del coraggio del popolo croato e delle sofferenze patite a causa del suo vicino”. Jandroković, da parte sua, ha ribadito che si farà tutto il possibile acciocché “l’Ucraina vinca la guerra e la Russia venga sconfitta”. Nel corso del colloquio si è parlato pure della situazione nella regione ed è stata espressa la convinzione che il processo d’allargamento dell’Unione europea e della NATO ai Paesi dell’Europa sudorientale rappresenta un contributo alla stabilità dell’area. Il presidente del Sabor ha puntualizzato però che tutti i Paesi che intendomno parteciparvi devono rispettare i criteri e gli standard richiesti di carattere soprattutto valoriale.
Alla vigilia del summit non sono mancate le polemiche relative alla presunta esclusione dell’opposizione dal vertice. L’Ufficio del presidente del Sabor ha prontamente smentito tali voci, puntualizzando che sono stati invitati all’odierno incontro della Piattaforma di Crimea undici parlamentari dell’opposizione che ricoprono cariche istituzionali importanti. La giornata di oggi è stata molto impegnativa per il premier Andrej Plenković che ha avuto tutta una serie di incontri bilaterali con numerosi esponenti parlamentari stranieri oltre che con Nancy Pelosi.
Comprensione per i croati di Bosnia
Nella dichiarazione congiunta dopo l’incontro con la presidente della Camera dei rappresentanti statunitense, il premier ha rilevato che durante il colloquio sono stati affrontati due temi di fondo: da un lato la collaborazione tra i due Paesi nel sostegno all’Ucraina, dall’altro le questioni che stanno a cuore a Zagabria. “La Croazia e gli Stati Uniti sono convinti di essere dalla parte giusta in questa situazione e continueranno a sostenere un Paese amico come l’Ucraina”, ha rilevato il capo dell’Esecutivo di Zagabria. Per quanto concerne i temi bilaterali, è stata espressa soddisfazione per lo sviluppo dei rapporti tra Croazia e Stati Uniti, testimoniato anche dal fatto che Zagabria è entrata nel programma di esenzione dai visti, mentre prossimamente verrà sottoscritto l’accordo teso a evitare la doppia tassazione. Il premier ha sottolineato pure che Zagabria apprezza l’appoggio fornito dagli Stati Uniti ovvero la comprensione dimostrata in merito al delicato tema dell’uguaglianza dei croati quale popolo costitutivo in Bosnia ed Erzegovina.

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