Croazia 2024. «Votiamo italiano»

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Croazia 2024. «Votiamo italiano»
Foto Roni Brmalj

Mercoledì 17 aprile 2024, esercitiamo il nostro diritto democratico al voto: per la Croazia, per il nostro territorio d’insediamento storico, per la Comunità Nazionale Italiana. Votiamo italiano.
Il quadro geopolitico internazionale attuale è caratterizzato dall’intensificarsi dei conflitti armati, dall’aumento esponenziale dell’odio e delle contrapposizioni cruente, dove la politica e il dialogo annichiliti tacciono, in favore del rumore assordante delle guerre che spargono fiumi di sangue e di ferite, portando il mondo sul filo del precipizio senza ritorno. I rapidissimi cambiamenti climatici ci richiamano all’immediato rispetto e cura della natura che ci dona la vita e impongono scelte politiche ecologiche profonde, urgenti, universali ed efficaci. I flussi migratori mondiali, con la loro scia di dolori e di speranze, necessitano di interventi politici coordinati a livello globale, per uno sviluppo equilibrato e sostenibile del pianeta, in ogni sua regione. Le poche iniziative di pace faticano a fare breccia nelle stanze dei poteri ciechi e impermeabili ai richiami e ai valori della fraternità, della solidarietà, del dialogo, del rispetto, dell’amicizia, annegati nella propaganda rimbombante della disinformazione e dell’indifferenza.
Il clima sociale in Croazia in questi mesi e settimane di campagna elettorale è stato caratterizzato da uno scontro politico ferocissimo che spesso ha superato il limite del normale confronto democratico tra progetti politici diversi tra loro. Le cittadine e i cittadini hanno il diritto a un’informazione completa, chiara ed esaustiva sui programmi elettorali che le forze politiche propugnano al fine di permettere agli elettori stessi di effettuare le proprie scelte in modo consapevole e responsabile, alla luce delle proprie convinzioni e delle informazioni desunte dai confronti politici che debbono essere rispettosi delle altrui proposte e debbano essere condotti civilmente. Sono inappropriate ingerenze di attori politici stranieri esterni alla Croazia. Con le proprie convinzioni, idee, propositi e principi, ognuno di noi può dare il proprio contributo alla società in cui vive attraverso gli strumenti che la democrazia liberale occidentale ha adottato, certo ancora imperfetti, da affinare e migliore, anche con il nostro apporto.
Mercoledì, 17 aprile 2024, si terrano le elezioni politiche per il rinnovo del Sabor, il Parlamento croato. È questo un importantissimo momento di partecipazione alla definizione delle future politiche che guideranno il Paese nei prossimi quattro anni. È con il proprio voto, con le proprie scelte politiche espresse nell’urna, che ogni persona contribuisce a definire il futuro del Paese di cui è cittadino.
Care e cari connazionali, mercoledì, 17 aprile recatevi a votare per determinare, con la vostra scelta, libera e consapevole, quello che ritenete debba essere il futuro della Croazia. Questo risultato sarà raggiunto anche con il voto etnico, anche scegliendo di votare per il deputato al seggio garantito alla Comunità Nazionale Italiana al Sabor. In questo modo, anche così, darete il vostro contributo al pluralismo politico democratico del massimo organo legislativo del Paese. Con la grande partecipazione al voto per il seggio italiano garantito, votando italiano, si afferma la presenza e il ruolo della nostra Comunità sul nostro territorio d’insediamento autoctono, ovunque risiedano gli Italiani cittadini croati. Votando italiano si vota per il progresso, lo sviluppo politico, economico, culturale, sociale della Croazia, per i diritti umani e i diritti minoritari, per costruire il nostro futuro, quello della Croazia e dell’Europa! Un’Europa che vorrei fosse realmente Stati Uniti d’Europa! Votando italiano sarà autorevolmente legittimata la nostra partecipazione alla gestione della res publica a livello nazionale, alla cogestione del nostro territorio d’insediamento autoctono, la Nostra Patria!

Mercoledì, 17 aprile 2024 rechiamoci a votare: scegliamo di votare italiano.

*presidente dell’Unione Italiana

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