Ognissanti. Le fiammelle che rinnovano la memoria e l’affetto

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Ognissanti. Le fiammelle che rinnovano la memoria e l’affetto

Pola | In concomitanza con le festività di Ognissanti e Defunti, come tradizione vuole, Regione, Città di Pola, Questura, Associazione dei Combattenti antifascisti e degli antifascisti e le associazioni scaturite dalla Guerra patriottica hanno deposto corone di fiori ai piedi dei monumenti ai Caduti della LPL e vittime del fascismo (Parco Tito), ai Difensori caduti della Guerra patriottica (Parco Francesco Giuseppe), al Cimitero cittadino in memoria dei Caduti e ai piedi della Croce centrale, nonché nel Cimitero della Marina, per commemorare quanti persero la vita nell’affondamento della Viribus Unitis. La delegazione era composta dal capufficio del presidente della Regione istriana, Ivan Glušac, dalla vicesindaco di Pola, Ivona Močenić, dall’assessore regionale alla Sanità e assistenza sociale, Sonja Grozić Živolić, in rappresentanza del Ministero dei Difensori, Marjan Mužinić, in rappresentanza del Coordinamento delle associazioni scaturite dalla Guerra patriottica, Ivica Lerotić, in rappresentanza della HVIDRA – Pola e Lovro Sangaleti, in rappresentanza della Comunità delle Associazioni antifasciste della Regione istriana e dell’associazione dei Combattenti antifascisti e degli antifascisti di Pola e da Mladen Blašković in rappresentanza della Questura istriana. Parole di gratitudine e umana pietà per chi non c’è più, fiori e ceri, un minuto di raccoglimento e una preghiera , nel cimitero, con il cappellano della Polizia, Ilija Jakovljević.

Il Parentino
PARENZO | La ricorrenza di Ognissanti e dei Defunti è l’occasione per ricordare chi non è più tra noi e visitare, almeno una volta l’anno, il luogo del loro eterno riposo. Come di consueto, i cimiteri di Parenzo e del comprensorio sono stati sistemati a dovere con anticipo. Il ricorso all’offerta floreale, quest’anno un po’ ridotta e talvolta anche a prezzi ribassati, non è mancato. A ricordare i defunti ci hanno pensato anche le autorità locali. Lo ha fatto la Città di Parenzo, come già riportato. La delegazione comunale di Visinada, guidata dal sindaco, Marko Ferenac e dalla vicesindaco connazionale, Neda Šainčić Pilato, di cui hanno fatto parte pure gli esponenti delle associazioni della Guerra patriottica e dei Combattenti antifascisti e degli antifascisti, ha deposto le corone floreali ai cimiteri di Madonna dei campi e di San Vitale. A Fontane, la corona floreale e il cero sono stati deposti dal direttore dell’azienda comunale Puntica, affiancato dai rappresentanti delle associazioni della Guerra patriottica. Per l’occasione, in tutte le parrocchie si sono celebrate le funzioni religiose di rito. A Parenzo se ne sono celebrate quattro: due nella Basilica Eufrasiana, una nella Chiesa della Madonna degli Angeli e una al cimitero. Quest’ultima era presieduta da mons. Dražen Kutleša, arcivescovo coadiutore della Diocesi di Spalato – Makarska e amministratore apostolico di quella Parentino – polese.

Il cimitero di Parenzo

ALBONA | I rappresentanti delle autonomie locali dell’Albonase, delle associazioni scaturite dalla Guerra patriottica, del Commissariato di Polizia e dei Vigili del fuoco locali hanno commemorato i Defunti al cimitero cittadino di Albona. Qui, a deporre una corona di fiori sono stati i sindaci Valter Glavičić (Albona), Glorija Paliska (Arsia) e Irene Franković (Santa Domenica), mentre la vicesindaco albonese Federika Mohorović Čekada e la presidente del Consiglio cittadino, Eni Modrušan, hanno acceso dei ceri. Prendendo la parola, il sindaco Glavičić ha sottolineato che la ricorrenza è un’occasione per rendere onore a tutti coloro che hanno contribuito a fare di Albona e di tutto l’Albonese quello che sono oggi, dai difensori, ai combattenti antifascisti, ai minatori, che hanno dato la propria vita per assicurare un domani alle generazioni future. “Oggi le nostre battaglie sono diverse – ha concluso –, ma il nostro obiettivo rimane lo stesso, ossia tutelare e sviluppare ulteriormente ciò che ci è stato lasciato in eredità”. La cerimonia si è conclusa con una preghiera, guidata da don Mirko Vukšić, mentre il Maestro Franko Ružić ha intonato un brano di circostanza.

ROVIGNO | Cerimonia commemorativa nella ricorrenza di Ognissanti e dei Defunti anche al cimitero delle Laste a Rovigno, dove a deporre delle corone di fiori e ad accendere dei ceri ai piedi della croce centrale e all’ossario è stata una delegazione della Città, guidata dal vicesindaco connazionale, David Modrušan e dal presidente del Consiglio cittadino, Emil Nimčević. Alla cerimonia sono intervenuti pure Vlado Sau, Sergio Godena e Radomir Antić, in rappresentanza delle associazioni scaturite dalla Guerra patriottica, Branko Oplanić, Petar Fatorić e Zlatko Benazić, dell’Associazione dei Combattenti antifascisti del Rovignese, nonché il parroco locale Vilim Grbac, che infine ha invitato i presenti a riunirsi in preghiera.

La commemorazione a Rovigno

UMAGO | Con una doppia cerimonia, Umago ha reso omaggio ai Defunti. Presenti, oltre ai vertici della Città – il sindaco, Vili Bassanese, i vicesindaci, Mauro Jurman e Floriana Bassanese Radin, il presidente del Consiglio, Ivan Belušić -, reduci della Guerra patriottica, una delegazione degli Antifascisti nonché rappresentanti dei vari schieramenti politici. La prima cerimonia si è tenuta ai piedi della croce bianca che sovrasta il cimitero di San Damiano, la seconda davanti alla cappella dove è stata posta la targa che ricorda gli umaghesi morti lontano dalla loro terra. A questa seconda cerimonia hanno partecipato la vicesindaco, Floriana Bassanese Radin, la presidente della Famiglia umaghese di Trieste, connazionali di Umago e di Trieste, nonché le figlie dei fratelli Gulin: Silvana figlia di Ferdinando e Mercede figlia di Germano, fatti sparire il 29 novembre del 1946 assieme all’altro fratello, Giovanni. I loro corpi non furono mai più ritrovati.
Mentre le delegazioni rendevano omaggio ai Defunti, nel cimitero di San Damiano, c’era un susseguirsi di persone, moltissime delle quali avevano acceso un cero ai piedi della croce bianca, nell’area nuova del camposanto.
Dopo un minuto di raccoglimento, c’è stato il discorso ufficiale nel corso del quale il sindaco ha ricordato il valore della vita e il dovere di rendere omaggio ai Defunti.
A ricordare gli umaghesi defunti e sepolti lontano dalla loro terra c’è, sulla facciata della cappella del cimitero di San Damiano una targa posta congiuntamente dalla Famiglia umaghese e dalla città di Umago.
Davanti a quella targa si riuniscono in preghiera gli umaghesi esodati e quelli rimasti, per ricordare i defunti e il Giorno del ricordo il 10 febbraio.

Ivan Belušić e Vili Bassanese rendono omaggi ai defunti
Floriana Bassanese Radin, Silvana Gulin e Mariella Manzutto

 

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