La seconda tappa degli incontri dei presidenti della Comunità degli Italiani si sta svolgendo in questi giorni tra Trento, Merano e Bolzano. Come ci ha spiegato il presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, nonché titolare del settore Comunità, Marin Corva, dopo il primo appuntamento che si è svolto a Lussinpiccolo e che è stato di carattere più formativo, questo secondo incontro è più conoscitivo.
“Gli obiettivi del progetto sono di base sempre gli stessi, legati alla volontà di migliorare il funzionamento delle Comunità, cambia soltanto il modo nel quale si lavora per raggiungerli. A Lussinpiccolo abbiamo passato tanto tempo a fare lezioni frontali, si è parlato di rendiconti e di contabilità, come pure di promozione della attività organizzate dalle CI. Qui, invece, siamo venuti a conoscere un territorio estremamente interessante e con una storia in parte simile alla nostra, come pure a permettere ai presidenti delle CI di conoscersi meglio fra loro”, ci ha riferito Corva.
All’evento hanno partecipato una trentina di persone, fra presidenti delle CI, presidenti degli Esecutivi, vicepresidenti o delegati, uniti dalla volontà di partecipare e di conoscersi meglio fra loro. “C’è un riscontro molto positivo per questo progetto. Sento le persone che discutono costantemente di progetti e di problemi. Vogliono tutti lavorare meglio, migliorare dove si può e intraprendere nuove iniziative, anche comuni, dove varie Comunità lavorano allo stesso progetto”, ci ha raccontato il presidente della Giunta, che ha detto come la località non sia stata scelta a caso.
“Questo territorio è stato per anni sotto l’Impero austro-ungarico, come noi, e lo si nota sin da subito, in quanto l’architettura di vari palazzi è simile a quella che possiamo vedere a Fiume e Abbazia. Ora però dobbiamo guardare a loro come a un modello da seguire in materia di tutela della lingua e della cultura. Qui una grandissima percentuale della popolazione parla sia l’italiano che il tedesco e non è possibile lavorare negli uffici pubblici senza sapere entrambe le lingue. C’è un profondo rispetto gli uni per gli altri e si vede come i due popoli vivano integrati in sintonia. Dobbiamo puntare ad avere sul nostro territorio dei riconoscimenti simili”, ha dichiarato Corva.
Considerando il successo di queste iniziative e i possibili vantaggi derivati è intenzione dell’Unione Italiana continuare su questa strada, organizzando di volta in volta corsi di formazione vera e propria oppure uscite che permettano magari di rilassarsi un po’ di più, in quanto da queste ultime spesso maturano dei legami più profondi fra le persone che vi partecipano, con le nuove amicizie che sono poi il modo migliore per realizzare nuove idee assieme. La nostra realtà di minoranza, per quanto piccola, è infatti molto ben distribuita sul territorio e pertanto capita che anche a livello di dirigenti non ci si conosca bene gli uni con gli altri. “È più facile decidere di intraprendere un nuovo progetto con qualcuno che si ha avuto modo di conoscere un po’ meglio, che sai come reagirà in determinate situazioni e magari col quale farai pure qualche risata lungo il percorso”, ha concluso Corva.
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