ZAGABRIA | In Croazia si stanno completando anche gli ultimi adempimenti tecnici per l’introduzione dell’euro a partire dal 1º gennaio del 2023. Il Sabor ha approvato oggi (23 settembre 2022) a maggioranza dei voti le modifiche a 62 leggi necessarie per adeguare la legislazione nazionale alla nuova realtà che verrà a crearsi con l’ingresso del Paese in Eurolandia. Sono state modificate ad esempio le disposizioni relative alle sanzioni che non saranno più espresse in kune (in taluni casi era persino menzionato il dinaro), ma in euro. Si è trattato di un atto dovuto, ma dall’indubbio valore simbolico. Nel corso del dibattito non sono mancate voci critiche sia dalle file della destra che della sinistra per l’asserita eccessiva fretta con cui si procede verso l’adozione dell’euro nel periodo di maggiore crisi e inflazione.
Il Sabor ha anche bocciato la relazione sull’operato della HERA, l’Agenzia energetica regolatrice, per lo scorso anno. I deputati hanno avuto parecchio da ridire sul lavoro dell’Agenzia, il cui rapporto – come sottolineato – è apparso eccessivamente incentrato sulla corrente e poco sul gas e il riscaldamento. Dalle file dell’opposizione, per di più, è stata tirata in ballo la mega truffa ai danni della compagnia petrolifera nazionale INA, che sarebbe passata per troppo tempo inosservata agli organismi di controllo.
L’articolo integrale sarà pubblicato sull’edizione cartacea in edicola
il 24 settembre 2022 e sullo “sfogliatore” della nostra testata.
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