Sono circa 9mila le richieste di test molecolare giunte, dal 13 agosto ad oggi, alle aziende sanitarie della regione Friuli Venezia Giulia, come conseguenza dell’entrata in vigore dell’ordinanza emessa dal ministero dalla Salute per tracciare le persone che rientrano in Italia e provengono da Spagna, Croazia, Malta e Grecia.
A darne notizia è il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia. Tutte le istanze sono state praticamente già processate e le aziende contano di evadere i test nell’arco di una settimana.
Nello specifico, alle 13 di oggi, sono giunte 5 mila richieste dal territorio di Trieste, mille da quello di Gorizia, 2mila 300 da Udine e 600 da Pordenone.
Come spiega la Regione, tutto questo lavoro si aggiunge alla già onerosa attività di sorveglianza sanitaria in corso, che prevede anche la necessità di fronteggiare i flussi dei migranti provenienti dalla “Rotta balcanica”, nonché lo screening sia degli operatori del Sistema sanitario regionale sia di quelli impiegati nell’assistenza delle persone anziane e disabili.
Contemporaneamente proseguirà l’attività di “contact tracing” nel territorio, elemento indispensabile per contenere il contagio, circoscrivere e spegnere i focolai già attivi in regione e monitorare quelli che eventualmente si potrebbero verificare.
Dove effettuare il tampone a Fiume
In seguito all’ordinanza che obbliga i cittadini italiani ad effettuare il tampone al rientro dalla Croazia, l’Istituto regionale di salute pubblica ha reso noto che sarà possibile eseguire il test nella sede dell’ente in via Krešimir a Fiume dalle 8.30 alle 10.30. Coloro che vorranno farlo, dovranno prima inviare una mail all’indirizzo [email protected] contenente nome e cognome, la data in cui si desidera avere il risultato del test e un recapito telefonico. Il costo del tampone è di 698,21 kune, mentre l’esito è disponibile in 24 ore. I tamponi si possono effettuare anche a Cherso e Lussino come pure a Veglia (Krk).