Felice Žiža: «Vi racconto il lavoro del parlamentare CNI»

L’On. Felice Žiža illustra quali sono gli impegni dei deputati eletti alla Camera di Stato e le peculiarità del suo ruolo di rappresentante di una Comunità nazionale

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Felice Žiža: «Vi racconto il lavoro del parlamentare CNI»
Felice Žiža. Foto: Roni Brmalj

Disporre degli strumenti per valutare in modo obiettivo l’indice di produttività dei parlamentari è una condizione indispensabile per i cittadini per scegliere i propri rappresentanti. La scorsa settimana abbiamo pubblicato un articolo dedicato al lavoro svolto dai deputati eletti alla Camera di Stato del Parlamento sloveno sulla base dei dati elaborati dall’applicazione Parlameter dall’inizio della legislatura. Quest’ultima è uno strumento online teso a facilitare il monitoraggio dell’operato nel Parlamento di Lubiana analizzando i voti e le trascrizioni delle prestazioni dei deputati. Ma il lavoro dei parlamentari non si limita ai loro impegni durante le sedute plenarie. Valutare la produttività limitandosi, ad esempio, a conteggiare le parole pronunciate in Aula rischia d’essere fuorviante. Il tema, tuttavia, è indubbiamente interessante e abbiamo pensato di approfondirlo assieme all’On. Felice Žiža, eletto l’anno scorso dai connazionali in Slovenia per la seconda volta consecutiva al seggio garantito alla CNI alla Camera di Stato del Parlamento sloveno.
La punta dell’iceberg
“Sono dell’opinione che il numero delle parole pronunciate da un deputato non sia in alcun modo rilevante al fine di valutare la sua attività. Bisogna guardare in maniera concreta ai risultati che si portano a casa. A ciò che si ottiene per i cittadini, nel nostro caso per la CNI e il territorio”, ha rilevato Žiža. “La prima cosa che va chiarita – ha detto – è che i deputati delle due Comunità nazionali, quella italiana e quella ungherese, lavorano chiaramente in seduta plenaria, ma che questa è soltanto la punta dell’iceberg del nostro operato. Noi sicuramente abbiamo delle particolarità rispetto agli altri parlamentari. Intanto si opera anche nelle varie Commissioni e poi bisogna considerare la grande mole di lavoro che porta a farci sempre attivi con il governo, dunque con il presidente Robert Golob, ma anche con gli altri ministri, l’Esecutivo e i dicasteri, in particolare i cinque o sei che riguardano molto da vicino sia gli interessi della CNI che quelli della minoranza ungherese. Queste sono tutte cose che non vengono elaborate in queste statistiche”. “Noi – ha proseguito – in generale, interveniamo in seduta plenaria per quello che concerne le leggi che ci riguardano direttamente o indirettamente, a iniziare dalla Costituzione e dall’attuazione dei nostri diritti. Interveniamo anche nel caso in cui ci siano leggi che riguardano il nostro territorio oppure gli interessi nazionali. Ovviamente questo porta a limitare la nostra azione in seduta plenaria rispetto agli altri deputati. Ma ci sono, e mi riferisco sempre ai dati misurati da Parlameter, dei colleghi che hanno pronunciato meno di 100 parole, ad esempio un deputato della Svoboda! (Libertà!). Ciò non vuol dire che questo parlamentare non sia attivo in qualche altra maniera nell’ambito del partito o della coalizione”.
Un risultato epico
Nell’illustrare i risultati del suo lavoro, Felice Žiža ha posto in risalto la firma dell’Accordo di collaborazione con il governo sottoscritto nel maggio scorso da lui e dal suo omologo ungherese, Ferenc Horváth, assieme al premier Golob. “Lo definirei un risultato epico. È la prima volta che un governo di centrosinistra firma un accordo di collaborazione con i due deputati delle minoranze, che va a elaborare i punti programmatici per quel che riguarda le modifiche delle leggi e l’attuazione dei nostri diritti a tutti i livelli”, ha puntualizzato il nostro interlocutore. “In passato – ancora Žiža – di Accordi di questo tipo ne erano stati firmati due. Roberto Battelli ci riuscì nel 2004-08 e io nel 2020-22. Durante l’ultima campagna elettorale c’eravamo accordati con Golob che, se fosse stato lui a formare il governo, ci avrebbe consentito di dare vita a un Accordo simile. E lo ringrazio per aver mantenuto la promessa. Solo un Accordo con dei punti programmatici veri può portare a dei risultati concreti. In caso contrario si naviga a vista e si riesce a ottenere molto meno”. L’Accordo firmato nel maggio scorso (consultabile su Internet) contempla 24 punti, di cui undici sono già stati inseriti a Bilancio e sono in fase d’attuazione. “Altri tredici punti verranno attuati nel 2024, nel 25 e nel 26”, ha chiarito Felice Žiža, avvertendo che sulle revisioni del Bilancio potrebbero pesare le conseguenze della catastrofe climatica che ha interessato la Slovenia. “I danni provocati dal maltempo potrebbero ammontare ad almeno 500 milioni di euro. In parte questo importo sarà coperto dai fondi europei, ma la Slovenia dovrà far ricorso pure alle proprie risorse. Può darsi che anche noi in qualche modo saremo coinvolti da questa sinergia, da questo aiuto collettivo e dunque garantire che tutti i punti saranno inseriti a Bilancio ora è azzardato”, ha puntualizzato il deputato della CNI, ricordando che nel corso della precedente legislatura era riuscito a far realizzare oltre trenta punti programmatici.
Sinergie CNI
Tornando all’azione intrapresa dall’inizio di questo mandato, Felice Žiža, oltre a ringraziare il premier Robert Golob per la sensibilità dimostrata nei confronti delle istanze della CNI, ha voluto sottolineare pure l’approccio assunto dai ministri Darjo Felda (Istruzione ed educazione) e Igor Papič (Istruzione superiore, Scienza e Innovazione). “Quest’ultimo – ha rilevato Žiža – ci sta aiutando a realizzare i corsi (universitari) per insegnanti di classe ed educatori completamente in lingua italiana, al 100 p.c. Un progetto al quale si lavora da tempo e che dovrebbe essere realizzato entro il 2024”, ha sottolineato Felice Žiža, esprimendo apprezzamento anche per la qualità del dialogo instaurato con i Ministeri della Coesione, dell’Amministrazione pubblica e della Cultura. “Naturalmente devo ringraziare anche tutte le nostre istituzioni. Per riuscire a realizzare ciò che mi accordo con il governo è necessario che collaborino, sia in fase di preparazione delle intese e delle modifiche di legge, sia di attuazione. Mi riferisco in primis alla CAN costiera, con il suo presidente Alberto Scheriani e gli altri membri, poi alle CAN comunali, alle Comunità degli Italiani, alle istituzioni scolastiche, all’Istituto scolastico regionale di Capodistria e alla RTV di Capodistria”, ha dichiarato il deputato della CNI, chiarendo che sta diventando sempre più proficua pure “la collaborazione con l’Assemblea e con la Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, soprattutto per quanto compete le questioni legate a RTV Capodistria e all’AIA”.
Pedaggi autostradali
Felice Žiža ha chiarito, inoltre, che oltre all’impegno profuso al fine di promuovere gli interessi della CNI, il suo ruolo di parlamentare lo vede in prima linea anche per quanto concerne l’individuazione di soluzioni ai problemi e alle sfide che riguardano il territorio. Tematiche queste affrontate in seno al Club dei parlamentari istriani, che nella passata legislatura era molto attivo. “Nell’ultimo anno ci sono stati degli incontri con il Centro regionale della RTV, sia la componente italiana che quella slovena, come pure con l’Ospedale di Isola e l’Acquedotto del Risano. Ora che sta tornando in auge la questione dell’eliminazione del bollino autostradale da Rabuiese fino a Capodistria, ci siamo messi d’accordo per ricostituire il Club e ciò dovrebbe avvenire alla fine di questo o all’inizio del mese prossimo. Alla fine di agosto andremo all’Università e poi all’Ospedale di Valdoltra”, ha detto Felice Žiža, augurandosi che finalmente si riuscirà ad abolire la “benedetta vignetta” (nel mandato precedente il deputato della CNI era stato nominato dal Club a responsabile della questione attinente all’abolizione della vignetta), anche richiamandosi all’Accordo di Osimo e ad altri argomenti importanti, quali l’inquinamento, la scorrevolezza del traffico, l’approccio alla questione sul versante italiano della frontiera…

Fiducia nei giovani e nel futuro
L’On. Žiža ha approfittato della nostra conversazione per esprimere le sue congratulazioni e manifestare l’orgoglio che prova per la grande attività svolta dai giovani della CNI. “Un’attività che ha coinvolto i connazionali di tutta l’Istria, sia quelli del versante sloveno che quelli del versante croato”, ha dichiarato il parlamentare, puntualizzando di riferirsi all’esito del campeggio estivo. “Si tratta di un gruppo sempre più nutrito di persone che stanno facendo un grande e bellissimo lavoro che in futuro si svilupperà ulteriormente. Li ringrazio per tutto quello che stanno facendo. Ci danno grandi speranze per il futuro della CNI e per il turnover generazionale”, ha concluso.

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