Đakovo, 10 suore di un monastero positive al Covid

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Đakovo, 10 suore di un monastero positive al Covid

Sacro e profano: il coronavirus non fa differenze, dopo il “caso Zara” e il torneo di tennis Adria Tour dove il virus è stato molto probabilmente importato da Belgrado, prima tappa del torneo (la Serbia è un Paese in cui la diffusione è ancora molto alta), ecco il “caso Đakovo”, in Slavonia, nella parte orientale della Croazia: casi di contagio al Covid-19 si sono registrati nel monastero delle Suore della Santa Croce. Due suore sono state all’estero (non si  specifica il Paese), e domenica 21 giugno tre di loro hanno accusato i primi sintomi della malattia. Fatto il tampone a 12 suore, dieci sono risultate positive. Nel monastero vivono 180 suore e quel che è peggio conducono l’attività di un asilo, che per motivi di sicurezza ovviamente è stato chiuso.
“Non abbiamo mai officiato messa per i fedeli, la chiesa del monastero è stata chiusa per quanto riguarda le messe. Abbiamo tenuto una messa all’aperto, abbiamo avuto una cerimonia commemorativa la settimana scorsa quando abbiamo aperto la chiesa del monastero, e la celebrazione dei voti di vita è stato il secondo momento in cui la chiesa è stata aperta, ma solo per le suore e per gli ospiti in modo che ci fosse un numero ridotto di presenti, ma non sappiamo dove e come, ma siamo state contagiate”, dice Valerija Široki, capo provinciale delle suore della  Santa Croce.

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