Croazia. L’obiettivo della riforma fiscale è aumentare gli stipendi

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Croazia. L’obiettivo della riforma fiscale è aumentare gli stipendi
La presentazione della riforma fiscale in sede di governo

L’argomento chiave del dibattito politico è il terzo ciclo della riforma fiscale che è stato presentato ufficialmente oggi dal governo. Il punto più importante della riforma è l’abolizione dell’imposta addizionale per le autonomie locali, che le stesse potranno compensare però innalzando la tassa sul reddito. Fra le novità rientra anche l’innalzamento da 530,90 a 560 euro della detrazione personale. Inoltre lo Stato si assume l’onere del pagamento di parte del contributo previdenziale per i cittadini con i salari più bassi. Il premier Andrej Plenković ha sottolineato che l’obiettivo della riforma è di aumentare le paghe e migliorare il tenore di vita della popolazione, in particolare delle fasce con i redditi più bassi. La riforma dovrebbe pure ridurre le disuguaglianze, mantenere inalterata la crescita economica e rafforzare l’autonomia fiscale di Comuni e Città. Le novità dovrebbero entrare in vigore nel gennaio del 2024.
In casi del genere il copione politico è scontato con la maggioranza che difende le novità proposte e la sinistra lanciata all’attacco. Il presidente del Sabor, Gordan Jandroković ha difeso la riforma, assicurando che le autonomie locali potranno compensare l’annullamento dell’addizionale attraverso l’imposta sul reddito. Lo Stato invece si assumerà l’onere di compensare il calo dei contributi previdenziali che dovrebbe contribuire pure all’aumento dei salari. Perché quest’ultimo è il vero obiettivo della riforma. Il Presidente della Repubblica, Zoran Milanović, e il leader dell’SDP, Peđa Grbin, hanno criticato la riforma fiscale, che “prende soldi da una parte per restituirli dall’altra”, creando “soltanto grossi problemi alle autonomie locali” che dovranno fare i conti con un calo dei proventi. Il tutto “per rosicchiare qualche voto in più alle elezioni”. Le critiche di Milanović sono state rigettate al mittente dal premier Andrej Plenković che ha parlato di invidia del Presidente per i successi del governo nell’aumentare le paghe ai cittadini.

 

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