“Possiamo dire a tutti gli affittacamere che in questo momento possono stare tranquilli e che la nostra direzione di sviluppo turistico non guarda in quella direzione”. Con queste parole Monika Udovičić, direttore dell’Amministrazione per il sistema degli enti turistici, la categorizzazione e gli affari legali del Ministero del Turismo e dello Sport, ha smentito le voci secondo cui già quest’anno gli affittacamere potrebbero pagare un’imposta maggiore.
“Le unità di autogoverno locale determinano il suo importo. Può variare da 150 a 1.500 kune per letto all’anno (20-200 euro). L’unità di autogoverno locale deve prendere tale decisione entro il 15 dicembre per l’anno successivo. In media, queste somme forfettarie ammontano a 400, 500 kune (53-66 euro) per letto all’anno e in questo momento, soprattutto per quest’anno, non cambieranno”.
“L’alloggio privato è estremamente importante per il turismo croato, poiché costituisce più della metà delle capacità ricettive complessive. Inoltre, più della metà di tutti i pernottamenti sono realizzati in questo settore. Dobbiamo pensare a quelle destinazioni che sono sovraccariche e cosa fare in quel contesto”, ha concluso Udovičić.
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