Amnesty International: «Croazia, ancora tante nubi»

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Amnesty International: «Croazia, ancora tante nubi»

La Croazia “continua a usare la violenza nei confronti dei migranti illegali, l’accesso all’aborto è limitato, le denunce per diffamazione minacciano il lavoro svolto dai giornalisti e dai media, il numero di casi di violenza domestica è in aumento e i rom continuano a subire discriminazioni”. Questo quanto contenuto per sommi capi nel rapporto annuale di Amnesty International (AI) sullo stato dei diritti umani nel 2022. Nel contempo AI ha accolto favorevolmente la decisione di consentire alle coppie dello stesso sesso di adottare un bambino.

Accolti 22mila ucraini

Nel suo rapporto annuale AI ha sottolineato altresì che la Croazia ha accolto oltre 22.000 cittadini ucraini fuggiti dalla guerra concedendo loro uno status protetto, fornendo loro alloggio e aiuto per potersi integrare nella società, mentre ha concesso lo stesso status a solo pochi richiedenti asilo provenienti da Paesi non europei.

Giornalismo, corruzione e criminalità organizzata

Il rapporto di Ai sottolinea ancora che i giornalisti che in Croazia indagano su corruzione e criminalità organizzata continuano a subire minacce e intimidazioni nonché aggressioni fisiche. AI ha riportato un dato dell’Ordine croato dei giornalisti (HND) secondo cui nel 2021 sono state intentate più di 1.000 cause Slapp contro i giornalisti per “lesioni all’onore e alla reputazione”. Valore delle richieste risarcitorie: più di 10 milioni di euro. L’HND lo ha definito “terrore giudiziario”.

Salute sessuale e riproduttiva: tanti ostacoli

Nel rapporto di AI si afferma inoltre che ci sono ancora ostacoli significativi nell’accesso ai servizi e alle informazioni sulla salute sessuale e riproduttiva in Croazia. È diffuso il rifiuto di medici e cliniche di praticare aborti in quanto obiettori di coscienza. In tale contesto AI si è soffermata sul caso di una donna che nel maggio scorso non ha potuto abortire dopo essersi rivolta a quattro ospedali, nonostante al feto fosse stato diagnosticato un tumore cerebrale aggressivo. Il caso ha scatenato proteste e diviso l’opinione pubblica. Dopo l’intervento del Ministero della Sanità la procedura per l’aborto è stata approvata.

Aumenta la violenza domestica

Per quanto riguarda invece la violenza contro le donne e le bambini, le autorità hanno notato un forte aumento della violenza domestica e di genere rispetto al 2021.

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