Corruzione e caso Mamić. Arrestati i giudici di Osijek

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Corruzione e caso Mamić. Arrestati i giudici di Osijek

Una vera e propria bomba è esplosa nel sistema giudiziario croato. Tre giudici e un imprenditore di Osijek, capoluogo della Slavonia, nell’est del Paese, sono stati arrestati questa mattina, mercoledì 9 giugno. Si tratta di giudici accusati di corruzione da Zdravko Mamić, l’ex consigliere della Dinamo Zagabria e vero padrone del calcio croato condannato a 6 anni e mezzo di carcere per appropriazione indebita di denaro tramite i conti della Dinamo. Zadravko, che assieme al fratello Zoran (condannato a 4 anni e mezzo) si nasconde dalla giustizia croata a Međugorje, in Bosnia ed Erzegovina, ha affermato in una recente conferenza stampa che è stato proprio lui a corromperli, consegnando consistenti somme di denaro e vari altri regali.
I giudici arrestati sono Darko Krušlin, Zvonko Vekić e Ante Kvesić. Krušlin, che secondo le accuse di Mamić avrebbe intascato tangenti e numerosi regali come orologi e altri oggetti di valore, era membro del consiglio giudicante del Tribunale regionale di Osijek, che ha condannato il padre-padrone del calcio croato.
Il quarto uomo finito in manette è Drago Tadić, imprenditore di Osijek, balzato agli onori della cronaca per aver cercato di corrompere i giudici della Corte suprema nel caso inerente  a Branimir Glavaš, condannato in primo grado per i crimini di guerra commessi in Slavonia durante gli eventi bellici della prima metà degli anni ’90.  Anche lui è fuggito in Bosnia ed Erzegovina, ma nel 2020 è tornato in Croazia. Questa volta è finito in tribunale per malversazioni aziendali. Ma dopo un mese è uscito di carcere pagando una cauzione di due milioni di kune (260mila euro circa).

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