Arrestato il padre del bambino morto per l’esplosione di un ordigno

0
Arrestato il padre del bambino morto per l’esplosione di un ordigno
Foto: Sime Zelic/PIXSELL

Ci sono novità per quanto riguarda l’esplosione dell’ordigno che il 19 giugno, ha tolto la vita a un bambino ceco in Dalmazia. Con il proseguimento delle indagini sulla tragedia di Bilišani vicino a Obrovac, la polizia ha arrestato il padre, un cittadino ceco di 46 anni, con l’accusa di aver messo in pericolo la vita del bimbo con un atto o con un mezzo potenzialmente pericoloso.

“Si sospetta che l’uomo sia arrivato nella zona di Knin nel pomeriggio di mercoledì in compagnia della sua famiglia e dei suoi amici, secondo l’itinerario da loro precedentemente concordato. Dove, all’ingresso della zona pericolosa del campo di addestramento militare, non ha rispettato le scritte di avvertimento chiaramente esposte in croato e in inglese e, credendo che non ci sarebbero state conseguenze rischiose, è entrato con il bambino nell’area riservata e gli ha permesso di prendere un ordigno esplosivo che il piccolo ha portato con sé e che l’indagato ha messo in macchina– ha reso noto la polizia di Zara -. Poco dopo, a causa di un guasto all’auto, la famiglia ha sostato lungo la strada provinciale e il bambino ha estratto l’ordigno esplosivo, che a un certo punto si è attivato”. A seguito dell’esplosione, il bambino è morto sul posto a causa delle ferite riportate, mentre due donne hanno riportato ferite gravi e un uomo è stato ferito lievemente.

Gli agenti di polizia hanno svolto le indagini nella zona di Bilišan, sul luogo dell’esplosione, mentre la seconda parte delle stesse è stata effettuata a Knin. “Tutte le tracce rinvenute sul luogo dell’incidente sono state raccolte e saranno inoltrate per ulteriori esami approfonditi agli esperti del Centro per gli esami, la ricerca e la perizia forense “Ivan Vučetić” di Zagabria per determinare di quale tipo di ordigno si tratti e il suo metodo di attivazione. Dopo l’indagine penale, contro il 46enne verrà presentata una denuncia penale presso la Procura dello Stato di Zara ed entro i termini legali sarà consegnato all’unità di detenzione della Polizia di Zara,” ha riferito la polizia.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display