Maturità di Stato. A Fiume test di lingua e letteratura con uno sguardo rivolto al futuro

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Maturità di Stato. A Fiume test di lingua e letteratura con uno sguardo rivolto al futuro
Foto Roni Brmalj

Si sono svolti oggi, martedì 17 giugno, a livello nazionale, gli esami di maturità di Stato per le lingue delle minoranze (ceco, ungherese, serbo e italiano) con le prime prove che hanno visto la partecipazione degli studenti delle Scuole medie superiori, comprese quelle con lingua d’insegnamento italiana. La prima prova per questi ultimi è stata quella strutturata, conosciuta anche come test di lingua e letteratura italiana, che a Fiume ha coinvolto 47 alunni dell’SMSI. Per l’occasione, l’edificio scolastico è stato sigillato per evitare qualsiasi distrazione ai maturandi coinvolti. La prima giornata, secondo un gruppo di studenti del quarto anno, è andata piuttosto bene e anche la prova di martedì 18 giugno del saggio non dovrebbe creare troppi grattacapi. Davanti al Liceo abbiamo incontrato alcuni alunni dai volti sorridenti disposti a darci una breve dichiarazione.
“Il test di letteratura e grammatica, consisteva nel trovare la frase corretta tra molte opzioni. Non posso dire che fosse facilissimo, perché i testi erano di scrittori contemporanei, mentre io speravo di trovare brani di autori classici più antichi come Dante, che è il mio preferito. Amo l’Inferno dantesco perché lo vedo come un’opera all’avanguardia per la sua epoca. Inoltre, il modo di scrivere e di esporre le cose di Dante mi piace molto. Per quanto riguarda l’esame, le mie aspettative sono positive. Non mi preoccupo troppo del voto, ovvero della percentuale finale, e il mio unico obiettivo è superare l’esame e procedere con gli altri impegni legati alla maturità statale. Il saggio di martedì non dovrebbe essere un problema, perché me la cavo bene con la scrittura in italiano. Per questo esame ho studiato un’intera settimana, anche se durante l’anno abbiamo spesso fatto ripetizioni con la professoressa Emili Marion Merle e ho studiato spesso in gruppo con le mie amiche. Ho suddiviso la materia durante l’anno ripetendola pezzo per pezzo e questo metodo si è rivelato efficace. Non vedo l’ora che gli esami finiscano perché ogni volta che ne affronto uno sento un po’ di stress, cosa che non mi aspettavo. Questa lieve ansia non mi piace. Per il mio futuro accademico non ho ancora deciso, ma il mio obiettivo è andare a studiare in Italia, probabilmente turismo o qualcosa legato alle lingue”, queste le parole di Lisa Ivanić della classe IVL, la prima a parlare.

Lisa Ivanić (IV L). Foto Roni Brmalj

Delmar Menegazzo (IVA) ha detto di non aver studiato molto, limitandosi a un ripasso di tre o quattro giorni, poiché si sentiva già abbastanza preparato. “La maggior parte delle cose le sapevo già e mi aspetto una percentuale finale tra il 70 e l’80%. Questo esame, a differenza di quello di lingua croata della settimana prossima, non mi ha creato troppe preoccupazioni. Se devo scegliere quale parte dell’esame è stata più complicata, direi la letteratura. La cosa più difficile erano i testi di Umberto Saba, uno degli autori più recenti, che abbiamo studiato per un periodo più breve. Per il futuro, aspiro a studiare ingegneria a Trieste, sia civile che meccanica, vedremo quale”.

Delmar Menegazzo (IVA). Foto Roni Brmalj

Gabriel Pehar (IVA), alunno che oltre agli impegni scolastici, lungo tutto l’anno ha alternato anche quelli sportivi essendo il portiere dell’Orijent di Fiume, ha confermato che la parte più difficile pure per lui è stata quella legata a Umberto Saba, perché vi erano più domande ad analisi del testo e del significato di alcune parole. “Le ripetizioni fatte in classe nell’ultimo periodo sono riuscito a preparami abbastanza bene e sopperire a tutti i miei impegni sportivi dell’ultimo periodo che non mi hanno lasciato troppo tempo per lo studio. Il croato mi preoccupa di più per la troppa materia che c’è da studiare”.

Gabriel Pehar (IVL). Foto Roni Brmalj

Marko d’Alessio (IVA) è pronto per salpare per la volta di Napoli dove ha in piano di studiare, presso l’Università Federico II, fashion o interior design: “Speravo che ci sarebbero stati più scrittori classici come Dante, Petrarca, Manzoni, ma invece c’era una folta rappresentanza di quelli moderni dal ‘900 in poi che non siamo riusciti ad analizzare in modo dettagliato a scuola come quelli più remoti. Per me è importante superare questo esame per poter accedere all’Università in Italia. Lo stress prima dell’esame c’è sempre, però devo dire che durante le preparazioni abbiamo fatto degli esami di prova simulando la maturità statale il che è stato molto utile. Io che sono di madrelingua italiana devo darci sotto parecchio per l’esame di lingua croata che a differenza di quello di lingua italiana racchiude tutta la letteratura mondiale oltre a quella nazionale. Mi sto preparando tenacemente prendendo corsi privati aggiuntivi. Speriamo bene per tutto l’impegno che ci dedico, ma sono fiducioso”.

Marko d’Alessio (IVA). Foto Roni Brmalj

Michela Živadinov (IVL) si è detta fiduciosa per l’esito dell’esame che le ha causato qualche stress, ma che nel complesso dovrebbe andare bene. Ottimista anche per il saggio e per i suoi piani futuri, legati a Fiume dove s’iscriverà o a economia oppure a giurisprudenza.

Michela Živadinov (IVL). Foto Roni Brmalj

Gli esami si articoleranno in quattro settimane, con le ultime prove che saranno quelle di croato (24 e 25 giugno) e matematica (27 giugno).
Il coordinatore degli esami di maturità, prof. Dario Ban, ha reso noto che i 47 alunni che hanno aderito alle prove riceveranno i risultati temporanei il 10 luglio (con possibilità di ricorso fino al 12 luglio), mentre i risultati finali verranno resi noti il 17 luglio. Due giorni dopo è prevista la consegna dei diplomi.

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