Rijeka. «Vedrete una squadra ancora più propositiva»

Stasera a Rujevica il Rijeka farà il suo esordio in campionato contro la matricola Rudeš. «Non è una partita scontata», avverte il portiere e capitano dei biancocrociati Nediljko Labrović

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Rijeka. «Vedrete una squadra ancora più propositiva»
Il Rijeka è pronto per il debutto stagionale. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

L’attesa è finita: stasera a Rujevica il Rijeka aprirà la nuova stagione ospitando il neopromosso Rudeš nel quadro della prima giornata della SuperSport HNL (calcio d’inizio alle 18.45). Sulla carta un esordio soft e quindi l’occasione ideale per iniziare con il piede giusto il campionato, al quale i biancocrociati si affacciano con grande ottimismo. Oltre ai tre punti, una vittoria porterebbe in dote anche la necessaria dose di fiducia in vista del debutto in campo europeo, giovedì prossimo a Priština contro i kosovari del Dukagjini (5-3 complessivo nel doppio confronto con i gibilterriani dell’Europa) nel match d’andata del secondo turno preliminare di Conference League. Sebbene i favori del pronostico siano tutti dalla parte dei fiumani la prima giornata, con le squadre ancora in fase di rodaggio, nasconde sempre qualche insidia. Come sottolineato da Sergej Jakirović, il Rudeš è un po’ un’incognita. La matricola della capitale ha disputato solamente quattro amichevoli, contro le otto del Rijeka, con un bilancio di due vittorie (Napredak Kruševac, Sesvete), un pareggio (Gorica) e una sconfitta (Varaždin). Poco spazio quindi per poter analizzarli a fondo.

Per quanto riguarda la formazione, Jakirović si ritrova con un paio di nodi da sciogliere. Al centro della difesa è ballottaggio tra Galešić e Radeljić per affiancare l’intoccabile Dilaver, il posto sulla sinistra se lo giocano Čabraja e Goda, con il primo favorito, mentre sulla corsia opposta ci sarà Veiga; in mediana Hodža dovrebbe fare coppia con Banda visto che Selahi e Petrovič non sono al meglio; sulla trequarti Djouahra a sinistra, Janković al centro mentre a destra Grgić è in vantaggio su Pašalić; al vertice dell’attacco spazio a Ivanović.

Win-win
Tra i pali la certezza si chiama Nediljko Labrović, leader e capitano della squadra, per il quale tuttavia questa potrebbe essere una delle ultime apparizioni con la maglia biancocrociata. ‘Nedo’ è infatti uno dei pezzi più pregiati dei fiumani, i quali devono comunque fare cassa, al di là della cessione di Frigan. “Sinceramente non ci penso – dice il portierone originario di Sinj –. Il mercato è ancora lungo e può succedere di tutto, anche da un giorno all’altro. Ma finché sono qui continuerò a dare tutto per il Rijeka. È naturale che voglia fare uno step in più e misurarmi in un campionato più competitivo. L’importante sarà scegliere un club in cui giocare con continuità. D’altra parte però non mi dispiacerebbe nemmeno restare a Fiume. Qui sto veramente: dalla città, ai compagni, allo staff, ai dirigenti fino ai tifosi è tutto al top. Restando al Rijeka non andrei a interrompere il mio percorso di crescita, tutt’altro. Diciamo che mi trovo in una posizione win-win”.

Incastrare tutti i pezzi
Dopo la lunga marcia di avvicinamento, ora finalmente si inizia a fare sul serio. “Siamo carichi, com’è normale che sia alla vigilia della nuova stagione. Abbiamo svolto un ottimo lavoro nel corso della preparazione perciò ci affacciamo con tanta fiducia al campionato. È chiaro che ci sono ancora delle cose da rifinire perché è impossibile essere al top della condizione alla prima giornata. E lo stesso discorso vale anche per l’amalgama dato che comunque sono arrivati diversi giocatori nuovi e ci vuole del tempo per far incastrare tutti i pezzi e trovare i necessari automatismi. La fascia di capitano? Un’onore e una grande responsabilità. Non posso che essere grato alla società per la fiducia che ripone in me. Però è facile fare il capitano in un gruppo con tanti giocatori di carattere e grandi professionisti. La difesa il nostro punto di forza? Siamo forti in tutti i reparti”.

Coperta lunga
Per gli addetti ai lavori il campionato si presenta ancora più equilibrato di quello precedente, con il Rijeka pronto a sbracciare con Hajduk e Osijek e, perché no, forse anche con la Dinamo. “Abbiamo sicuramente le qualità per stare molto in alto, ma è sempre difficile fare pronostici. Ragioniamo una partita alla volta evitando di guardare troppo in là. Ora dobbiamo pensare unicamente al Rudeš. Non è una partita scontata come molti credono. Loro verranno qui con l’obiettivo di metterci in difficoltà, però è chiaro che molto dipenderà da noi stessi. Tante partite ravvicinate in questa fase? È quello che volevamo. Dopotutto abbiamo lottato per questo. Sarà importante dosare bene le energie, ma abbiamo la coperta lunga e quindi non ci saranno problemi. Che tipo di Rijeka vedremo nella nuova stagione? Una squadra ancora più propositiva. L’obiettivo è alzare ulteriormente il livello rispetto alla seconda parte della scorsa stagione”, ha concluso Nediljko Labrović.

Frigan saluta i tifosi
“Caro Rijeka. Non saprei proprio come descrivere questi 12 anni trascorsi qui, dal mio primo arrivo a Cantrida. Grazie a tutti per il sostegno, sono orgoglioso di quanto fatto e ricorderò per sempre i bellissimi momenti trascorsi a Fiume. Sarò per sempre un tifoso del Rijeka e un fiumano orgoglioso. Ci rivedremo sicuramente”, una parte del saluto di Matija Frigan sul suo profilo Instagram dopo il trasferimento ai belgi del Westerlo per circa sei milioni di euro.

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